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Lutto ad Arienzo per Paolo Zimbardi, il 12enne ucciso mentre andava in bici

La comunità di Arienzo, nella provincia di Caserta, è in lutto per la morte di Paolo Zimbardi, il ragazzino di soli 12 anni travolto e ucciso mentre era in sella alla sua bicicletta. La morte del piccolo risale allo scorso 30 novembre: è stato investito da un’auto a Santa Maria a Vico. Tantissimi i messaggi di cordoglio, mentre si attende la data per i funerali.
A cura di Valerio Papadia
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Viveva ad Arienzo, nella provincia di Caserta, Paolo Zimbardi, il ragazzino di soli 12 anni travolto da un'automobile e ucciso mentre si trovava in sella alla sua bicicletta. E adesso, l'intera comunità della cittadina del Casertano, è incredula per la prematura scomparsa del bimbo. Tantissimi i messaggi di cordoglio comparsi sui social network per ricordare il bambino, che era solito percorrere il tratto di strada in cui ha trovato la morte quasi ogni giorno, sempre in sella alla sua bicicletta. Sul corpo del bambino è stata disposta l'autopsia, che chiarirà con precisione la dinamica di quanto accaduto: quando la salma verrà restituita ai famigliari, si potrà così procedere con i funerali, che si svolgeranno ad Arienzo, dove Paolo è nato e cresciuto.

L'incidente in cui è tragicamente deceduto il 12enne si è verificato lo scorso 30 novembre a Santa Maria a Vico, nella provincia di Caserta. Paolo Zimbardi, come già detto, stava percorrendo la Nazionale Appia con la sua bicicletta quando è stato travolto da un'automobile guidata da un 21enne del posto. L'impatto sarebbe stato molto violento, tanto che il 12enne ha battuto con forza prima contro l'automobile e poi contro l'asfalto: inutili i soccorsi, il bambino è deceduto sul colpo. Il corpo è stato portato all'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta, dove verrà effettuata l'autopsia. Da quanto si apprende, il 21enne alla guida della vettura che ha investito il piccolo Paolo non era sotto effetto di alcool e droghe al momento dell'impatto: probabilmente potrebbe essere stato vittima di un colpo di sonno o di una distrazione, che purtroppo si è rivelata fatale per il 12enne.

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