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Maddaloni, il sindaco e la compagna in “luna di miele” con i soldi della tangenti

Un fiume di denaro passava dalle mani dell’imprenditore Enrico di Nardi a quelle del sindaco di Maddaloni, Rosa De Lucia (Forza Italia), per gli appalti sui rifiuti. Con alcune migliaia di euro ricevute dal titolare della Dhi, il primo cittadino avrebbe pagato viaggi e spese per l’appartamento con la compagna, l’assessore Cecilia d’Anna, ora ai domiciliari.
A cura di Angela Marino
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Cecilia D'Anna e Rosa De Lucia
Cecilia D'Anna e Rosa De Lucia

"Diecimila euro al mese", è la cifra che che secondo gli investigatori il sindaco di Maddaloni riceveva ogni mese dall'imprenditore Enrico Di Nardi per favorirlo negli appalti sui rifiuti. Non una sola tangente dunque, ma un fiume costante di denaro passava dalle mani del titolare della Dhi, impresa che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti in diversi comuni dell'hinterland casertano e Rosa De Lucia, giovane sindaco di Forza Italia succeduta l’ex primo cittadino Pdl, Antonio Cerreto.

Il sindaco e la compagna in "luna di miele" con i soldi della tangenti

E dietro le richieste continue di denaro nella vicenda che ha visto finire in manette per corruzione il sindaco de Lucia e il suo assessore Cecilia D’Anna, ci sarebbe un retroscena personale, considerato però di grande rilevanza dagli inquirenti, ovvero il "legame sentimentale" tra le due donne, "in virtù" del quale, scrive il gip, la D'Anna sarebbe stata complice del primo cittadino. Ad arredare la loro nuova casa, infatti, e a pagare un viaggio ad Antibes, sarebbero servite alcune migliaia di euro chieste a di Nardi, che ormai veniva considerato, scrive sempre il gip, alla stregua di un "bancomat" dal sindaco. Nello stesso appartamento a Santa Maria a Vico, arredato con cura da quella che viene descritta nelle indagini come una coppia, ora l'assessore D'Anna è sta conducendo la sua detenzione domiciliare, mentre De Lucia è in carcere. 

Tangenti a Maddaloni: Rosa De Lucia arrestata per corruzione

Il sindaco è stato arrestato lo scorso 7 marzo insieme ad altri quattro membri dell'amministrazione. Oltre all'assessore Cecilia D'Anna – ora ai domicialiri – sono coinvolti anche i consiglieri della maggioranza di centrodestra Giancarlo Vigliotti e Giuseppina Pascarella. L'accusa formulata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) per tutti, è quella di corruzione e peculato.

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