Mafia a Sant’Antimo (Napoli), controllava la vendita del pane: arrestato il genero di Pasquale Puca
Controllava la vendita del pane nel territorio del Napoletano, gestendo l'importazione e la distribuzione di prodotti da forno nei negozi di Sant'Antimo e Grumo Nevano. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno arrestato Angelo Guarino, 34 anni, genero del boss Pasquale Puca, detto ‘o Minorenne, capo dell'omonimo clan di Sant'Antimo. L'accusa è di associazione per delinquere di tipo mafioso per aver preso parte al citato sodalizio criminale, gestendo l'attività nei vari esercizi commerciali. Il provvedimento è arrivato in esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea.
Clan Puca di Sant'Antimo
Il clan Puca si è rivelato nel tempo uno dei gruppi criminali camorristici più pericolosi operanti in Campania, caratterizzato da spiccate capacità criminali specialmente nelle attività estorsive a danno degli operatori economici nel comprensorio territoriale del comune di Sant'Antimo e zone limitrofe. Lo scorso gennaio gli agenti della Polizia di Stato hanno inferto un altro colpo al clan Puca di Sant'Antimo, con il sequestro di un appartamento da 300mila euro a Luigi Di Spirito, 58 anni, braccio destro del boss, in carcere dal 2009. Nel marzo del 2017, i carabinieri hanno condotto una vasta operazione che ha portato all'arresto, per numerosi reati, di 8 esponenti di spicco del clan Puca. Tra le altre cose, i militari hanno scoperto che il clan aveva pianificato l'uccisione di un collega.