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Malattie del fegato: per la prima volta in Occidente operazione a pazienti svegli

Arriva da Caserta una rivoluzione per la chirurgia: al Pineta Grande Hospital di Castel Volturno, un’equipe medica ha operato circa 30 pazienti, per la prima volta in Occidente, da svegli. L’operazione di chirurgia epato-bilio-pancreatica è stata molto apprezzata durante un meeting internazionale ad Ancona, come spiega il presidente del gruppo LDN Vincenzo Schiavone.
A cura di Gaia Martignetti
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Per la prima volta in Occidente alcuni pazienti hanno subito una delicata operazione di chirurgia epato-bilio-pancreatica da svegli. Una rivoluzione nel campo medico che ha radici in Campania, nel centro chirurgia del Pineta Grande Hospital. La procedura è stata impiegata su pazienti con complesse patologie del fegato e del pancreas ed è stata presentata ad Ancora, durante un meeting internazionale. Vincenzo Schiavone, presidente del gruppo LDN, racconta a Fanpage.it che finora sono stati eseguiti circa 30 interventi e la vera rivoluzione è che i pazienti non sono costretti a passare per la terapia intensiva.

“Molti chirurghi da tutta Italia, durante il meeting, spiega il dottor Schiavone, hanno chiesto di frequentare il Pineta Grande per poter perfezionare queste metodiche estremamente innovative. Questo è un percorso nuovo, che bisogna continuare a esplorare. In questo tipo di interventi, continua, i pazienti sono anziani che possono avere anche altre patologie”. Ora i pazienti passano per la rianimazione ma solo per un paio di ore, prima di arrivare in reparto “più perché è una metodica che stiamo finendo di acquisire, che per esigenza”, conclude Schiavone.

Gli interventi sono stati portati a termine da una equipe di giovani anestesisti: la dott.ssa Carmela Porfidia, il dott. Raffaele Russo, il dott. Claudio Galizia, la dott.ssa Antonella Tamburrino insieme a un esperto team chirurgico composto dal dott. Fulvio Calise, coadiuvato dal dott. Paolo Bianco e dal dott. Giampaolo Tramontano. Ai pazienti sottoposti a questo nuovo tipo di intervento è stata somministrata solo l'anestesia spinale alta, rendendo così possibile evitare l'anestesia generale e le relative complicanze dell’intubazione e respirazione controllata dalle macchine.

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