Il forte vento nordafricano, meglio conosciuto come vento di Scirocco, forte e allo stesso tempo caldo e umido, ha portato sulla città di Napoli oggi un effetto tra il particolare e l'inquietante: l'ingente quantitativo di micro polveri di sabbia sahariana hanno dato alla città al crepuscolo una atmosfera giallo-arancione particolarmente evidente in alcune zone del capoluogo.
Lo scirocco, dall'arabo shurhùq, vento di mezzogiorno, a Napoli viene detto anche "Viento ‘e terra" vento di terra' – una bella canzone di Pino Daniele lo racconta, enfatizzando la sua natura africana. Viene definito così anzitutto perché porta sabbia rossiccia, spesso capita di trovarla sul parabrezza dell'auto o sulle persiane, e poi perché è antica opinione comune che quando tira il vento scirocco si scivola più facilmente sulle grosse pietre di basolato vesuviano. Leggende a parte, gli esperti meteo ci dicono che lo scirocco è un vento caldo e umido proveniente dai quadranti Sud-Est, la direzione da cui spira il vento, prendendo come punto di riferimento l'Isola di Zante nel Mar Ionio.
A causa di questo vento così intenso, in queste ore forti difficoltà per partenze e per gli arrivi nell'aeroporto di Napoli Capodichino dove alcuni voli sono stati dirottati in altri scali per motivi di sicurezza. Nell'arco di diverse ore un solo aereo è partito e un altro è atterrato nell'aeroporto di Capodichino. Ovviamente i principali problemi connessi al fenomeno atmosferico sono connessi a tutto quello che rischia di cadere, staccarsi dalle pareti dei palazzi o crollare, come i grossi alberi che purtroppo a Napoli – causa manutenzione assente – sono sempre più a rischio. Nella giornata di lunedì 29 ottobre a fare le spese di tutto ciò è stato un ragazzo di 21 anni travolto e ucciso da un grosso albero crollato in via Claudio a Fuorigrotta, nell'area del Cnr Motori.