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Malvano, conferma con beffa all’antiracket: De Luca gli azzera l’indennità

Franco Malvano torna ad occupare il posto di commissario antiracket ed antiusura, già occupato cinque anni per decisione di Stefano Caldoro, ma dovrà farlo gratis.
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Franco Malvano
Franco Malvano

Riconferma con beffa per Franco Malvano: il governatore  di centrosinistra Vincenzo De Luca gli ha accordato fiducia confermandolo nell’incarico di commissario regionale antiracket ed antiusura ma gli ha azzerato la paga. Malvano ha ottenuto la nomina “per i titoli posseduti, per l’attività svolta e per gli obiettivi raggiunti in precedenza” ma l’incarico avrà solo una “durata di trenta mesi” come prevede una legge del 2011, e sarà “a titolo gratuito”.  Nel 2010, l’allora governatore di centrosinistra Stefano Caldoro aveva, invece, assegnato a Malvano lo stesso incarico riconoscendogli una indennità annua di 30mila euro lordi.

Aveva suscitato grande sorpresa la candidatura di Franco Malvano, uomo di centrodestra, nelle file della lista De Luca presidente alle scorse regionali. Il risultato, però, non era stato all’altezza delle aspettative: Malvano era stato protagonista di un vero e proprio flop elettorale, arrivando appena quarto nella sua lista nella circoscrizione partenopea, con poco più di un migliaio di voti. Veramente pochi per una personalità del suo calibro, dal lunghissimo curriculum professionale e politico: questore di Napoli, prefetto della Repubblica, senatore in quota Forza Italia, candidato sindaco del capoluogo campano nel 2006 per il centrodestra, capo dell’opposizione al sindaco Rosa Russo Iervolino, assessore alla sicurezza e alla legalità della Provincia guidata da Luigi Cesaro. Pochi ma sufficienti, però, per meritarsi un atteggiamento riconoscente da parte di De Luca, che tende a non dimenticarsi chi si è speso per lui. Quella di Malvano è la terza nomina nel giro di pochi giorno di un candidato "trombato" alle regionali da parte del governatore. Prima di lui, infatti, De Luca aveva nominato l'ex sindaco di Mugnano Gianni Porcelli alla presidenza di Soresa, mentre nel consiglio di amministrazione ha trovato posto Giulia Abbate, consigliera regionale del Pd non rieletta lo scorso 31 maggio.

Poi, tutto ad un tratto, il passaggio nel centrosinistra, che fece sollevare il disappunto indignato di alcuni tra gli esponenti politici più vicini a Stefano Caldoro. “Io servo lo Stato” aveva ribattuto Malvano, chiarendo che si sarebbe dimesso dal suo incarico in Regione. Non lo ha mai fatto, però: il contratto è, semplicemente, scaduto durante il periodo di campagna elettorale. Per decisione di Vincenzo De Luca continuerà a servirlo anche per i prossimi due anni e mezzo, ma lo farà senza più guadagnare un centesimo.

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