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“Mamma butta quella felpa, la riconoscono”: rapinatore incastrato da un’intercettazione

Due rapinatori seriali di farmacie sono stati arrestati dai carabinieri dopo aver messo a segno ben 15 i colpi nel quartiere Vomero di Napoli. Fondamentali per le indagini le immagini delle telecamere di videosorveglianza e una intercettazione in carcere.
A cura di Angela Marino
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È stato arrestato dopo mesi dalla cattura del suo complice S. M. 33 anni, ritenuto responsabile di una lunga serie di rapine aggravate (ben 15) commesse ai danni di farmacie del quartiere Vomero tra novembre 2014 e marzo 2015. I carabinieri della Compagnia Vomero avevano tratto in arresto il 14 marzo 2015, F. F., sorpreso dai militari nella farmacia “Astuni” di via Piscicelli, mentre tentava la quindicesima rapina. Le telecamere del sistema di videosorveglianza hanno ripreso sia l'irruzione del rapinatore che il blitz delle forze delle forze dell'ordine (video). In quell'occasione, S. M. che era fuori ad attendere il complice, riuscì a fuggire. Decisive per rintracciare il fuggitivo che svolgeva il ruolo di "palo" le immagini delle telecamere.

L'intercettazione: "Mamma butta quella felpa, è facile da riconoscere"

Agli atti come prove d'accusa è finita, oltre alle immagini dell'impianto di videosorveglianza anche una intercettazione raccolta dagli inquirenti in carcere. Nel corso di un colloquio in carcere con la madre avvenuto 10 giorni dopo l’arresto, il rapinatore avrebbe esortato la donna a liberarsi della felpa che, verosimilmente, indossava durante l'ultimo colpo. "Mamma butta quella felpa, è facile da riconoscere", avrebbe detto il 33enne, ignaro di essere stato registrato. 

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