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Mangiare pasta a cena non fa ingrassare e aiuta a combattere l’insonnia

La pasta, se consumata a cena, non solo non fa ingrassare ma aiuta a contrastare i disturbi del sonno. E’ quanto emerso da uno studio presentato a Napoli dalla rivista scientifica The Lancet Public Health. Attualmente, solo il 35% degli italiani consuma pasta a cena: un dato che però ora potrebbe aumentare considerevolmente.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La pasta a cena non fa ingrassare. Anzi, aiuterebbe anche a combattere l'insonnia, migliorando il riposo. È quanto emerso da uno studio presentato a Napoli dalla rivista scientifica The Lancet Public Health, che ha dunque ribaltato uno dei luoghi comuni più diffusi in Italia relativo al consumo di pasta a cena. E che potrebbe aiutare quei 27 milioni di italiani attualmente alle prese con i disturbi del sonno. Al momento, il rapporto è nettamente favorevole al pranzo: due piatti di pasta su tre vengono serviti in orario diurno. I dodici milioni di italiani che non consumano pasta di sera per paura di ingrassare, però, adesso possono ricredersi: secondo lo studio, infatti, consumare un piatto di pasta alla sera aiuta a migliorare il sonno, combattendone i disturbi, rilassando il corpo e non solo non fa ingrassare ma addirittura permette di dimagrire.

Questo perché nella pasta ci sono vitamine del gruppo B e triptofano, una molecola presente anche in altri alimenti e che aiuta l'organismo a sintetizzare, tra gli altri, serotonina e melatonina. E dunque, questo studio può capovolgere il consumo di pasta che, al momento, avviene nel 65% dei casi a pranzo, contro il 35% che la consuma invece a cena. Un dato, quest'ultimo, che è già in aumento per gli under 35, che arrivano fino al 39%. Dati che però andranno probabilmente ora rivisti al rialzo

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