Mascherine obbligatorie in Campania, scontro tra De Luca e de Magistris
Per Vincenzo De Luca sono i Comuni a dover impegnarsi per far rispettare le ordinanze, per Luigi De Magistris è invece la Regione a dover predisporre controlli mirati: il nuovo fronte dello scontro tra Palazzo San Giacomo e Palazzo Santa Lucia l'obbligo di indossare le mascherine, misura prevista tra quelle per la Fase 2 in Campania. Ancora, una volta, il botta e risposta è tramite social e comunicati, da cui si evincono le due diverse posizioni. Se da una parte il Sindaco di Napoli chiede controlli agli assembramenti, ribadendo di averne già richiesti alle istituzioni, dall'altra il Presidente della Regione Campania ricorda che questi controlli sono sì affidati alla Polizia di Stato, ma anche alla Polizia Municipale, e quest'ultima è coordinata dal Comune.
"Il presidente Vincenzo De Luca – si legge nel comunicato stampa della Regione Campania – ha avuto questa mattina un colloquio con il Prefetto di Napoli, al quale ha chiesto di sensibilizzare tutte le Forze dell'Ordine e le Polizie Municipali per la messa in atto di controlli rigorosi nei luoghi di maggiore assembramento della città e della provincia di Napoli, così come richiesto in tutta la regione. Si ribadisce che il rispetto dell'ordinanza è un obbligo per tutti, non un optional. Sono giorni decisivi. Le amministrazioni comunali che non si impegnano a far rispettare l'obbligo dell'uso delle mascherine si assumono responsabilità per una possibile ripresa del contagio".
L'ultima parte sembra una risposta al post lanciato su Facebook questa mattina da Luigi De Magistris, che aveva parlato di controlli insufficienti e del rischio di vanificare gli sforzi fatti finora per contenere il contagio."In questa prima settimana di Fase 2 ho girato per le strade – aveva scritto il Sindaco – tantissimi napoletani indossano le mascherine e rispettano il distanziamento fisico, però non tutto va bene: si sono viste persone senza mascherine e numerosi assembramenti. I controlli, da me richiesti nelle sedi competenti, non sono sufficienti. Ho chiesto di concentrarli soprattutto sugli assembramenti di persone, invece che sui controlli individuali, ai motorini, alle autovetture, oppure alle attività produttive". E anche in quel post c'era un attacco, nemmeno tanto velato, alla Regione Campania: "Sinora ce l'abbiamo fatta nonostante coloro i quali hanno smantellato la sanità pubblica nella nostra città".