Massacrata da un familiare, 39enne muore nell’ospedale Pellegrini
Dopo dieci giorni di agonia è morta la donna di 39 anni di origini ucraine che era stata ricoverata lo scorso 20 febbraio nell'ospedale Pellegrini, nel centro di Napoli. La vittima era arrivata al Pronto Soccorso accompagnata dalla madre con chiari segni di violenza: le percosse le avevano spappolato la milza, oltre ad averle causato varie contusioni su tutto il corpo. A peggiorare ulteriormente una situazione già gravissima, le patologie pregresse di cui soffriva la donna.
Al momento del ricovero erano intervenuti i carabinieri, che avevano avviato le indagini cercando di dare un nome all'aggressore. Secondo quanto raccontato dalla 39enne, ad aggredirla era stata un familiare, che successivamente era stato rintracciato dalle forze dell'ordine. E, aveva aggiunto la vittima, non sarebbe stata nemmeno la prima volta: ci sarebbero stati diversi e numerosi episodi di violenza tra le mura domestiche.
Dalle indagini era emersa una storia di terribile degrado e di alcolismo, su cui sono ancora in corso accertamenti. Le condizioni della 39enne erano peggiorate col passare dei giorni, fino al punto di non ritorno nella notte tra il 29 e il 1 marzo. I medici non hanno potuto fare nulla per fermare le emorragie interne dovute ai gravi danni riportati al fegato e alla milza. È deceduta nelle stesse ore in cui il Pronto Soccorso veniva devastato dai familiari e dagli amici di Ugo Russo, il 15enne morto durante una rapina a un carabiniere. Le indagini sul decesso della 39enne sono affidate ai carabinieri della Compagnia Centro, che stanno lavorando in sinergia con i servizi sociali viste le condizioni della coppia.