Massacrò i genitori nel sonno a colpi d’ascia inneggiando a Satana, assolto Ivano Famiglietti

Ivano Famiglietti massacrò i genitori a colpi d'ascia mentre dormivano nella loro camera da letto. Oggi i giudici della Corte d'Assise del Tribunale di Avellino hanno assolto il ragazzo, che allora aveva 27 anni, per quello che hanno definito un "vizio totale di mente". Vale a dire, secondo l'articolo 88 del Codice penale che Famiglietti non è imputabile. Infatti, stando a quanto scritto nei primi comma dell'articolo, non è imputabile chi, nel momento in cui ha commesso il fatto, era, per infermità, in tale stato di mente da escludere la capacità di intendere o di volere. L'infermità che dà luogo al vizio di mente può consistere in un'alterazione morbosa psichica o fisica, funzionale o organica, acuta o cronica, transitoria o permanente, continua o accessionale, congenita o acquisita.

Uccise il padre Michele e la mamma Maria con decine di colpi di accetta

Famiglietti, di Frigento in provincia di Avellino, si trova ora in cura presso la Rems, Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, di San Nicola Baronia. Nella notte del 13 novembre di due anni fa uccise i suoi genitori, Michele e Maria, di 55 e 54 anni, mentre dormivano. Li colpì a calci e pugni, poi li massacrò con decine di colpi di accetta. Poi restò in casa a guardare la televisione e a ubriacarsi. Qualche mese prima della tragedia il ragazzo, che su Facebook non faceva mistero di amare i riti satanici, aveva già mostrato segni di violenza in particolare quando fece irruzione in una chiesa di Sturno, Avellino, e decapitò la statua di San Michele Arcangelo.