Materassi sudici e scarse cure sanitarie: ecco come accogliamo i minori stranieri
Centri di accoglienza per minori stranieri non accompagnati, un bando da 740 mila euro del Ministero dell'Interno e condizioni di vita degradanti. Questo il fulcro della denuncia che noi di Fanpage.it avevamo pubblicato quattro mesi fa riguardo i centri gestiti dall'Arci nella provincia di Napoli. Avevamo raccolto la testimonianza di alcuni ex-operatori che ci avevano parlato di appartamenti infestati da scarafaggi, personale non pagato e scarsi controlli sanitari. Si erano addirittura registrati contagi di scabbia tra i minori ospitati nelle strutture.
I ragazzi che da quattro mesi sono ospitati nelle strutture di Casoria hanno diffuso un video che mostra materassi lerci, forse infestati da insetti, stanze sporche e giovani affetti da eruzioni cutanee ed escoriazioni. L'Arci Napoli ha vinto un bando da 740 mila euro del Ministero dell'Interno per il miglioramento delle capacità di accoglienza straordinaria dei minori stranieri che giungono nel nostro paese senza parenti. In base al capitolato d'appalto, dovrebbe garantire un'accoglienza decente e l'integrazione dei ragazzi.
Nel 2014 sono giunti in Italia circa 12 mila minori stranieri non accompagnati, per fronteggiare la situazione critica a fronte dei nuovi sbarchi che si sono succeduti nel 2015, il Ministero dell'Interno ha indetto bandi per 7,5 milioni di euro al fine di trovare strutture per dare loro accoglienza. Dieci associazioni in tutta Italia hanno vinto la gara, ma molti dei progetti di integrazione avviati (dalla durata di otto mesi) presentano numerose criticità.
L'Arci Napoli dirama un comunicato per precisare quelle che vengono definite "inesattezze". Secondo l'associazione, i minori sono sottoposti a screening sanitario all'ingresso delle strutture e sono portati alle visite sanitarie qualora ci siano malori: "L’equipe presenta, inoltre, un medico ed una psicologa preposti a seguire e visitare costantemente i nostri utenti in struttura". L'Arci Napoli sostiene anche di aver presentato alle istituzioni preposte le fatture per l'acquisto del vestiario e per le cure mediche. E sulla presenza di insetti e cimici, chiarisce: "Le cimici sono infatti da imputare all’arrivo periodico di nuovi utenti a cui segue, puntualmente, una disinfestazione completa operata da ditte specializzate".