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Maxi-blitz in tutta la Campania: sequestrate tonnellate di carne e raffiche di denunce

Controlli in tutta la regione: scoperti allevamenti abusivi, carne e latte privi di tracciabilità ed etichetta false. Il tutto alla Vigilia di Pasqua, periodo particolarmente “caldo” per l’acquisto di carne ovina e caprina.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un maxi-blitz dei Servizi per la Tutela Alimentare in tutta la Campania quello svoltosi alla vigilia di Pasqua. Controllati allevamenti di ovini e caprini in tutta la regione, e tantissime le irregolarità riscontrate dalle forze dell'ordine: allevamenti abusivi, carne e latte prive di rintracciabilità ed etichette false i reati contestati.

Nella provincia di Napoli, sono state sanzionate due macellerie, una ai Colli Aminei ed un'altra a Nola: in entrambi i casi sono state riscontrate informazioni sbagliate su etichette e confezioni di carne d'agnello. Nel casertano, invece, sono stati controllati quattordici allevamenti ed oltre seimilaquattrocento capi ovicaprini, di cui millecinquecento sotto i sei mesi di età. In quattro allevamenti, sono state trova irregolarità nei registri, mentre in un altro del latte privo di tracciabilità.

Situazione particolarmente complessa quella riscontrata nell'avellinese: a Mercogliano è stata scoperta una macelleria che vendeva carne di agnello pubblicizzata come "allevata in Italia" ma proveniente in realtà da allevamenti spagnoli. A San Potito Ultra, è stato scoperto un allevamento di ovicaprini privo di autorizzazioni, di iscrizione alla banca dati veterinaria e senza neppure un registro di stalla: sequestrati così i cinquanta capi presenti. Denunciati per macellazione clandestina anche i proprietari di alcuni fondi sempre nell'avellinese, che stavano macellando animali senza seguire le norme igieniche e senza aver prima proceduto al previsto stordimento delle bestiole. Sequestrati ventisei agnelli, prossimi alla macellazione e tenuti in assenza dei requisiti igienico-sanitari. Sequestrati anche duecentocinquanta agnelli su sui verranno eseguiti i controlli ematici. Anche le stalle erano abusive, in quanto scoperto che erano state costruite in zone sottoposte a vincolo paesaggistico-ambientale. Perfino i cani pastori erano "irregolari", in quanto privi dei microchip identificativi. Distrutte le carni macellate e sequestrate sia la struttura che gli attrezzi.

Controlli anche nel beneventano: sequestrate undici carcasse senza indicazioni di tracciabilità, pelli ovine e farmaci veterinari, con due proprietari di aziende zootecniche per macellazione clandestina. A Salerno, invece, scoperte due aziende zootecniche ad Atena Lucana e San Gregorio Magno, dove veniva effettuata macellazione clandestina: denunciati i titolari, mentre i capi macellati sono stati sequestrati.

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