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Maxi sequestro a San Giuseppe Vesuviano: mille chili di alimenti pericolosi e 160 borse false

Blitz dei carabinieri in un deposito commerciale a San Giuseppe Vesuviano, nella provincia di Napoli: i militari dell’Arma hanno rivenuto e sequestrato mille chili di prodotti alimentari privi delle indicazioni di tracciabilità e conservati in pessime condizioni igienico-sanitarie. Nello stesso deposito, rinvenute anche 160 borse contraffatte.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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A San Giuseppe Vesuviano, nella provincia di Napoli, è andata in scena una vasta operazione dei carabinieri della locale stazione e dei colleghi del Nucleo antisofisticazioni e sanità: l'obiettivo dei militari dell'Arma quello di rintracciare prodotti alimentari non a norma. I carabinieri hanno così controllato numerosi esercizi commerciali della zona e, in un deposito di prodotti alimentari, hanno scoperto e sequestrato mille chili di alimenti pericolosi per la salute dei consumatori: il cibo, infatti, era privo delle indicazioni di tracciabilità previste dalla legge ed era conservato in pessime condizioni igienico-sanitarie. All'interno dello stesso deposito, i militari dell'Arma hanno effettuato anche un'altra scoperta: 160 borse contraffatte, riportanti i loghi di marchi famosi che erano stati falsificati. Il negozio è stato chiuso e il titolare è stato multato con un'ammenda di 1.500 euro per gravi carenze igienico-sanitarie; l'uomo, inoltre, è stato denunciato alla competente Autorità Giudiziaria per ricettazione, contraffazione ed introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi.

In questo periodo le forze dell'ordine pongono particolare attenzione anche alla vendita illecita di frutti di mare, particolarmente consumati in questo periodo dell'anno dai napoletani. A Bacoli, nella provincia partenopea, gli agenti della Polizia Municipale, qualche settimana fa, hanno sequestrato un ingente quantitativo di vongole, 40 chili pescati illecitamente nel Lago Fusaro, noto per la presenza della famosa Casina Vanvitelliana. Nel lago bacolese è vietato pescare, vista la necessità di bonifica, dal momento che i fondali sono pieni di liquami e metalli pesanti.

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