Mazzette per rateizzare la Tari, due arresti al Comune di Napoli
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Due dipendenti dell'Ufficio tributi del Comune di Napoli e un intermediario sono finiti agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione. Secondo le indagini condotte dai carabinieri, gli impiegati avrebbero preteso e poi ricevuto una mazzetta di 150mila euro per rateizzare il saldo di due cartelle della Tari relative a tasse sui rifiuti non pagate. I militari li hanno sorpresi in flagrante all'uscita di un bar di corso Arnaldo Lucci, proprio vicino agli uffici del Comune. I tre si erano incontrati per intascare e poi dividersi la mazzetta ricevuta dal contribuente moroso. In pratica la rateizzazione delle tasse non pagate sui rifiuti è possibile solo in presenza di una fideiussione bancaria in garanzia. I funzionari comunali, dietro pagamento di soldi, avevano promesso di ovviare a questo problema.
Gli arrestati sono G.B., 52 anni e G.F., di 60 anni. Arrestato anche l' intermediario, F.S., 70 anni. Il secondo aveva 1400 euro in tasca, mentre l'ultimo aveva mille euro nascosti nelle mutande. Il denaro è stato interamente sequestrato mentre i tre indagati sono stati arrestati e ora si trovano ai domiciliari in attesa di conferma, o meno, del provvedimento da parte dell'autorità giudiziaria.