Melito, in auto con la pistola carica, arrestati dai carabinieri
Sono stati sorpresi in auto con un arma carica pronta all'uso. I Carabinieri della compagnia di Giugliano hanno arrestato a Melito di Napoli tre uomini ritenuti affiliati alla camorra locale. L. M., 33 anni, R. I., 22 anni, e F. L., 32 anni, tutti di Scampia sono ritenuti contigui al clan "Notturno-Abete-Abbinante", attivo nel quartiere della periferia nord di Napoli e nei comuni limitrofi. I tre indagati sono stati fermati in via Cicerone, nel comune alle porte di Napoli, a bordo di una Lancia Y. Con loro avevano una semiautomatica calibro 9 con matricola abrasa sulla cui canna era stata apportata modifica per l'applicazione di silenziatore. Nel caricatore c'erano 7 colpi. Gli arrestati sono stati condotti nel carcere di Poggioreale. L'accusa per loro è porto e detenzione illegale di arma e munizioni da guerra.
Omicidi agguati e spaccio nel feudo degli Scissionisti
Proprio a Melito nelle ultime settimane negli ambienti della malavita si sono verificati vari fatti di sangue tra cui il cruento omicidio di Giovanna Arrivoli, detta Gio, uccisa e poi gettata in un fosso. Legata all'ala scissionista della camorra di Scampia la donna è stata rapita lo scorso 7 maggio e poi giustiziata. Secondo la pista seguita dagli investigatori la donna, che tutti nel quartiere conoscevano con il nome di Giò, era in affari con il clan Amato-Pagano per cui gestiva lo spaccio di droga. Un ammanco di cassa, una partita non pagata, sarebbe stato lo sgarro che i boss hanno punito con la sentenza di morte. Gio gestiva un bar nel cuore del quartiere 219. Il locale era noto luogo di ritrovo della camorra locale.