Mercogliano, scoperta una casa a luci rosse: due persone nei guai

Una vera e propria casa a luci rosse quella scoperta dai carabinieri di Mercogliano, in pieno centro cittadino. Nei guai due persone, ritenute responsabili di aver avviato una "casa di prostituzione" nel comune avellinese: si tratta di due cittadini asiatici, una donna ed un uomo. Ignaro, invece, il proprietario dell'appartamento, ora sequestrato dai militari dell'arma.
Le indagini sono state condotte in incognito dai carabinieri della locale stazione, che da giorni tenevano "sotto assedio" l'appartamento, che si trova a Torelli di Mercogliano. Il via vai di persone aveva fatto "intuire" che nell'abitazione ci fosse qualcosa che non andava: in particolare, l'andirivieni di uomini soli, che in genere "contraddistingue" proprio questo genere di abitazioni adibite a case di prostituzione.
Identificati alcuni degli avventori, questi sono stati interrogati e non hanno potuto evitare di ammettere che tra quelle mura accadesse proprio quanto gli investigatori supponessero. E così, con uno stratagemma, i carabinieri si sono presentati all'interno dell'abitazione, scoprendovi una donna di origine cinese che si prostituiva. Sono così scattate ulteriori indagini, che hanno portato a scoprire che un cinquantaseienne, anche lui di origini asiatiche ma residente a Napoli, aveva sub-affittato l'appartamento alla donna, dirigendo così il "lavoro" illecito dell'avvenente ragazza dell'Estremo Oriente.
Il tutto sarebbe avvenuto all'insaputa del proprietario vero e proprio dell'appartamento, che aveva affittato ignaro di tutto l'appartamento al cinquantaseienne cinese. L'abitazione è stata così posta sotto sequestro, assieme a "materiale" vario come diversi giocattoli erotici in uso alla donna, un cellulare, e diverse centinaia di euro, ritenute provenienti dell'attività illecita della ragazza cinese.