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Invia messaggi hard alla sua ex prof: ragazzo di 17 anni denunciato per molestie

Tempesta su Whatsapp l’ex insegnante di messaggi pieni di volgarità e immagini porno. La donna, stanca delle molestie, si rivolge ai carabinieri che attraverso i tabulati telefonici risalgono all’identità del molestatore, un 17enne dell’Alta Irpinia. Il giovane è stato denunciato per “molestia e disturbo alle persone”, rischia arresto e ammenda.
A cura di Redazione Napoli
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Messaggi porno alla sua ex prof: 17enne tempesta su Whatsapp l'insegnante e ‘guadagna' una denuncia, in quanto ritenuto responsabile di molestie a mezzo telefono. Il giovane è stato denunciato ai carabinieri della Compagnia di Montella dalla donna, che aveva segnalato alle forze dell'ordine il comportamento dell'adolescente dopo settimane di insulti di ogni tipo. Questa la storiaccia, emersa dall'attività condotta dai militari dell’Arma:  trae appunto spunto dalla denuncia sporta dalla vittima. In pratica la donna, insegnante in una scuola secondaria di primo grado, già da un po' di tempo riceveva sulla nota app di messaggi di Faceboook, messaggi farciti di epiteti scurrili, contenenti anche immagini pornografiche. Non potendo più sopportare questo crescendo di molestie, si è rivolta ai carabinieri che sono venuti a capo della vicenda.

Sono stati chiesti e ottenuti i tabulati telefonici, acquisiti nel corso delle indagini, che hanno consentito agli investigatori di risalire all’identità del presunto molestatore: un 17enne, residente in un comune dell’Alta Irpinia. Lo sviluppo dell’attività investigativa consentiva di stabilire che il ragazzo, avuto il numero di cellulare della sua ex insegnante, aveva iniziato a molestarla telefonicamente. Grazie all’operato dei Carabinieri, tale condotta vessatoria è stata interrotta. Per il giovane è dunque scattato il deferimento in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria.

Il minorenne verrà perseguito ai sensi dell’articolo 660 del Codice di procedura penale per "molestia o disturbo alle persone". Cosa prevede questa norma di legge?

La norma prevista e punita dall’articolo 660 codice penale prevede che “Chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero col mezzo del telefono, per petulanza o per altro biasimevole motivo, reca a taluno molestia o disturbo è punito con l'arresto fino a sei mesi o con l'ammenda fino a euro 516”.

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