Metrò bloccato, Anm si scusa. Ma sabato sit-in alla stazione Toledo
Dopo le polemiche per l'incidente occorso all'impianto elettrico della Linea 1 della Metropolitana lo scorso 18 febbraio che ha costretto i pendolari a scendere dal convoglio e farsi strada a piedi, al buio, nel tunnel sotterraneo, arriva la nota di scuse di Anm. "Lo stop improvviso della Linea 1 metropolitana di mercoledì 18 febbraio, è un evento raro, ma possibile nella statistica dei casi. Un evento che l’Azienda Napoletana Mobilità è preparata ad affrontare. Alle ore 18.15 di mercoledì scorso, si è verificato un corto circuito sulla linea di distribuzione elettrica principale che alimenta sia la linea aerea di contatto per la trazione dei treni, sia gli impianti di stazione, generando il blocco di interruttori di protezione. Proprio come può accadere per un impianto elettrico domestico, a garanzia della sicurezza antincendio e dell’incolumità delle persone. I controlli e le successive operazioni di riconfigurazione della complessa linea di sottostazioni elettriche ramificata sull’intera rete, in questi casi devono essere eseguiti con tempi tecnici lunghi ma necessari a garantire la sicurezza di passeggeri e addetti ai lavori. Tutti i protocolli richiesti infatti, sono stati seguiti scrupolosamente senza alcun infortunio o danno materiale a persone e cose. Superati i 20 minuti di attesa dal momento in cui si è verificato il problema, per un unico treno fermo in galleria tra le stazioni Toledo e Municipio, si è resa necessaria l’evacuazione dei passeggeri lungo la banchina di emergenza dotata di sistemi di illuminazione e di comunicazione sonora che, come si può rilevare da documenti video e foto, hanno funzionato in piena regola".
"I viaggiatori che hanno dovuto percorrere a piedi la banchina laterale d’emergenza in galleria, sono stati assistiti dal macchinista e da agenti sia presenti a bordo treno sia provenienti dalla stazione Toledo che li hanno scortati fino all’uscita. Pur nel disagio procurato dalle circostanze, le procedure di deflusso sono state eseguite senza reazioni di panico e con la massima attenzione da parte del personale ANM. Non è previsto in nessuna metropolitana del mondo, vista l’enorme potenza assorbita dai treni, che gli stessi possano essere alimentati da sistemi sostitutivi. Proprio per questo la procedura di evacuazione si rende necessaria per fronteggiare tali evenienze. Per gli impianti di sollevamento e per l’illuminazione dei luoghi di transito (stazioni, gallerie), sono invece presenti più livelli sostitutivi di alimentazione proprio per fronteggiare la mancanza di elettricità: una prima con gruppo di continuità, una seconda di riserva con gruppo elettrogeno e uno di estrema emergenza solo per l’illuminazione per i treni e gli ambienti di transito. Nelle stazioni l’attivazione dei gruppi elettrogeni di emergenza che alimentano gli impianti di sollevamento, ha consentito ai viaggiatori di risalire con le scale mobili. Gli ascensori invece sono stati volutamente disalimentati in via precauzionale. L’azienda si scusa per il disservizio e rassicura allo stesso tempo l’utenza che le professionalità e i mezzi a sua disposizione consentono come sempre di gestire in piena regola e con la massima sicurezza ogni eventualità".
Sabato protesta degli utenti alla stazione Toledo
Intanto la rabbia degli utenti è confluita in una protesta indetta per domani, sabato 21 febbraio alle ore 17:00 davanti all'ingresso della stazione di Via Toledo. "Si tratta di una nuova mobilitazione spontanea – raccontano Francesco Emilio Borrelli dei Verdi e Gianni Simioli della Radiazza che hanno aderito all'evento – per manifestare la rabbia degli utenti verso coloro che hanno ridotto il sistema di trasporto pubblico nelle condizioni attuali senza il minimo rispetto per chi si muove sui mezzi pubblici e portando il costo del biglietto a livelli mai visti anche in rapporto alla qualità/prezzo. Non possono passarla sempre liscia e non ci possiamo arrendere alla cattiva amministrazione".