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Metro Napoli e stazioni dell’arte: storia della metropolitana più bella d’Europa e del mondo

La storia della linea 1 della metropolitana di Napoli, non solo mezzo di trasporto pubblico, ma museo all’aria aperta grazie alle 180 opere di artisti di fama internazionale che hanno reso la città all’ombra del Vesuvio famosa in tutto il mondo.
A cura di Redazione Napoli
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Diciotto chilometri per un totale di 18 stazioni, in cui è possibile ammirare ben 180 opere di oltre 90 tra architetti e artisti di fama internazionale. Sono queste le caratteristiche principali della linea 1 della metropolitana di Napoli, che per turisti e cittadini non è solo un mezzo di trasporto, che collega la stazione centrale di Piazza Garibaldi con Piazza Municipio, Via Roma e il Vomero, fino ad arrivare a Scampia e Chiaiano. Ma è anche un vero e proprio museo all'aria aperta, grazie alle cosiddette stazioni dell'arte, che hanno visto la luce a partire dall'inizio degli anni Novanta e che non solo hanno fatto conoscere il centro storico partenopeo in tutto il mondo, aumentando la mole di turisti in arrivo ogni anno, ma l'hanno anche resa una città dal respiro europeo, al pari, in Italia, di Roma e Milano, e delle altre Capitali continentali, realizzato grazie ai fondi europei. Ecco, allora, tutto quello che forse ancora non sapete sulla storia della linea 1 della metropolitana, tra le più belle del pianeta.

Da collinare a cittadina, la nascita della metropolitana di Napoli

Mappa della linea 1 della metro di Napoli (Wikipedia).
Mappa della linea 1 della metro di Napoli (Wikipedia).

La metropolitana di Napoli ha una lunga storia, che affonda le sue radici all'inizio degli anni Sessanta. Anche se le famose stazioni dell'arte sono state realizzate a partire dagli anni Novanta, è dal 1963 che si comincia a parlare della costruzione di un collegamento su rotaia di una parte della città, in particolare del tratto che dal Vomero, l'area collinare, arriva fino al centro storico. Ma l'idea di una quarta funicolare, in aggiunta alle tre già esistenti, lascia presto il posto a quella di una metropolitana. Dopo varie discussioni e la presentazione di innumerevoli progetti, alla fine degli anni Settanta si passa finalmente alla cantierizzazione di alcune piazze del Vomero. Lavori che, però, vengono interrotti prima nel 1980, a causa del terremoto dell'Irpinia, e poi nel 1983 per la mancanza di fondi. Solo nel marzo del 1993, dopo tredici anni, entra in funzione la prima tratta Vanvitelli-Colli Aminei, seguita nel 1995 dal prolungamento fino a Piscinola. Attualmente, la linea 1 della metropolitana, che trasporta ogni anno circa 45 milioni di passeggeri, arriva fino alla stazione centrale di Piazza Garibaldi, passando per il centro storico cittadino. In futuro, arriverà fino all'aeroporto di Capodichino e addirittura, nelle intenzioni dei progettisti, ci sarebbe anche il completamento dell'anello che dovrebbe trasformare la linea 1 in una tratta circolare, con partenza e arrivo proprio a Piazza Garibaldi.

Le stazioni dell'arte: il museo gratuito di Napoli

Delle 18 stazioni della linea 1 della metropolitana di Napoli, ben 15 sono stazioni dell'arte. Realizzate tra il 1993 e il 2005, hanno trasformato la città in un grande museo di arte contemporanea all'aria aperta, celebrato in tutto il mondo, visitabile gratuitamente o pagando soltanto il prezzo del biglietto unico integrato al costo di 1,10 euro. Il piano Metrò dell'Arte, curato da Achille Bonito Oliva, ha colorato i tunnel delle fermate della metropolitana partenopea con opere d’arte, installazioni e decorazioni. Si inseriva nell’ambito del progetto "Gli Annali dell’Arte", che prevedeva, appunto, la collocazione di opere d’arte contemporanea negli spazi pubblici più frequentati del capoluogo partenopeo con lo scopo di combinare la fruizione del trasporto pubblico con l’esposizione degli utenti all’arte contemporanea e favorirne così la conoscenza e la diffusione. Al momento ci sono 180 opere, a cui hanno lavorato artisti di fama internazionale. La stazione più famosa è sicuramente quella di Toledo, che il quotidiano inglese Daily Telegraph e la Cnn nel 2012 hanno premiato come la più bella d'Europa: ideata dall'architetto catalano Oscar Tusquets Blanca, è dominata dall'azzurro del mare e del cielo, e con alle pareti straordinari mosaici dedicati a San Gennaro, un corridoio marino e il suggestivo Crater de Luz, un gigantesco cono da cui si gode una vista senza pari della città.

Tutti gli artisti della metropolitana di Napoli

Non solo la stazione Toledo. Tra gli artisti e gli architetti che hanno partecipato alla realizzazione di questa innovativa opera, che tutto il mondo invidia alla città partenopea, ci sono anche personaggi del calibro di Gae Aulenti, che ha progettato le stazioni di Dante e Museo, Dominique Perrault, Atelier Mendini, Alvaro Siza, Jannis Kounellis, Joseph Kosuth, Mimmo Paladino, Sol Lewitt e Mario Merz, che hanno realizzato installazioni e opere non soltanto negli spazi sotterranei, ma coinvolgendo anche il contesto urbano. Tra quelle più famose, ci sono i giochi per bambini all'esterno della fermata di Salvator Rosa, progettati e realizzati da Salvatore e Mimmo Paladino, i dipinti di Sergio Fermariello in quella di Quattro Giornate, l'opera concettuale di Giulio Paolini all'ingresso di Vanvitelli e l’evocativa installazione di Jannis Kounellis nella stazione di Dante, un enorme pannello in acciaio su cui sono situati binari che bloccano oggetti quali un cappello, un soprabito, trenini giocattolo e molte paia di scarpe femminili e maschili.

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