video suggerito
video suggerito
Covid 19

Chiunque abbia mai preso la metro a Napoli è giustamente preoccupato: dal 4 maggio sarà caos

Vi ricordate le scene dei vagoni della metro e dei bus di Napoli assaltati dai passeggeri? Con la Fase 2 dal 4 di maggio cosa accadrà? I treni e i bus sono troppo pochi per garantire distanziamento sociale (possibile solo riducendo i passeggeri) e diritto al viaggio per tutti i passeggeri. Dunque ci aspetta un periodo di tensioni sociali e caos.
530 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Premessa doverosa: si tratta di un problema per tante metropoli italiane. Tornare a regime (o quasi) e cercare di gestire il distanziamento sociale necessario per scongiurare una ripresa del contagio del Coronavirus è complicato. Per i trasporti, poi, sarà incredibilmente complicato. A voler guardare il nostro sgarrupato orticello, Napoli ha un problema enorme: città già quotidianamente intasata col traffico veicolare, già quotidianamente assediata con metropolitana strapiena e bus inesistenti cosa farà con la Fase 2? Le aziende di trasporti , seguendo una linea nazionale, dispongono il dimezzamento della portata dei convogli e l'obbligo di mascherine.

Guardate le foto della metro partenopea strapiena, risalenti ad appena pochi mesi fa e immaginate la stessa portata di gente oggi, legittimamente – biglietto alla mano – in attesa sulla banchina per prendere un treno. Come si farà? Le regole le abbiamo capite, ma nella quotidianità come si pensa di voler garantire a tutti il diritto alla mobilità? L'ipocrisia regna sovrana: non tutti potranno prendere una metro o un bus, nemmeno coloro che hanno sottoscritto un abbonamento annuale (cui andrebbe fornito quanto meno un rimborso o una estensione visto il lockdown di 2 mesi ma il Consorzio Unico Campania tace).

Immagine

Il Covid-19 non sparirà con la Fase 2 il 4 maggio, così come non sparirà il dovere per molti di tornare al lavoro in sede (c'è anche chi non ha mai smesso): come si fa? L'auto pone problemi di  parcheggio e traffico veicolare già normalmente: se tutti dovessero prender l'auto abbandonando il mezzo pubblico a Napoli non si circolerebbe più. I taxi? A meno di non avere un patrimonio economico da nababbo è difficile pensare di poter spendere 15-20 euro al dì per spostarsi all'andata e al ritorno a casa. Il trasporto pubblico partenopeo è già afflitto da guai: è sporadico e vive una crisi pesante per mancanza di materiale rotabile (cioè mancano i treni). Che si fa? Il sindaco Luigi de Magistris vive in un mondo tutto suo e non ne parla. Dovremo scoprirlo da soli.

Immagine
530 CONDIVISIONI
32831 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views