“Mi hanno rapinato dello scooter”, ma era una bugia per non pagare la caparra sul noleggio
Il contratto parlava chiaro: in caso di furto ci avrebbe rimesso anche lui, avrebbe perso mille euro. Così, quando è tornato dove aveva parcheggiato lo scooter e non l'ha trovato, ci ha provato. Per non perdere la caparra si è inventato una storia che gli facesse risparmiare quei soldi: ha raccontato che il veicolo non ce l'aveva un ladro, ma un rapinatore. Che era stato avvicinato per strada, minacciato, e non aveva potuto fare altro che cederlo. E, una volta riorganizzata nella testa questa versione, si è presentato alle forze dell'ordine per sporgere denuncia.
Il suo trucco è stato però scoperto: non solo dovrà comunque rimetterci la caparra, ma ora dovrà rispondere anche di simulazione di reato. È successo a Secondigliano, periferia nord di Napoli, il ragazzo denunciato è un 31enne del posto. Il giovane aveva da poco noleggiato uno scooter nuovo fiammante in un'agenzia e, all'atto della stipula del contratto, aveva accettato la clausola che prevedeva l'esborso anche da parte sua in caso il mezzo venisse rubato. Per non perdere i soldi aveva deciso di cambiare le carte in tavola, con l'intenzione di tornare nell'agenzia, mostrare la denuncia per rapina e per farsi esonerare dal pagamento.
Le cose, però, non sono andate come aveva sperato. È stato incastrato dagli accertamenti degli agenti del commissariato di Secondigliano, che hanno verificato che nel suo racconto diversi punti non tornavano e che la realtà era diversa; il ragazzo, alle strette, ha dovuto confessare tutto: la moto non era stata rapinata ma rubata, e aveva usato quell'escamotage per non perdere i mille euro di caparra. Parallelamente, proseguono le indagini dei poliziotti per scoprire gli autori del furto.