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Miano, 7 secondi per uccidere due persone: video choc dell’omicidio

L’omicidio di due camorristi che sgomitavano contro il boss Lo Russo: immagini della videosorveglianza e rivelazioni di pentiti consentono di individuare i presunti killer, sei anni dopo il fatto.
A cura di Redazione Napoli
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Un'azione repentina, a sangue freddo, ghiacciato. Senza pensare a nulla se non ad uccidere. Sette secondi, tanto ci hanno messo i due killer ad ammazzare, nell'agosto 2011, due persone in una sala scommesse di Miano, area Nord di Napoli, in pieno giorno, davanti ad altri clienti. Obiettivo punire chi all'interno del clan Lo Russo, i cosiddetti ‘capitoni', all'epoca egemoni nell'area, si poneva contro il boss.

L'omicidio è quello di Salvatore Scognamiglio e Salvatore Paolillo. Le immagini del sistema di videosorveglianza ripresero il tutto e ora, dopo 6 anni, la giustizia inizia a fare il suo corso. Ordinanza di di custodia cautelare in carcere, eseguita dalla Polizia di Stato, per Vincenzo Bonavolta e Luciano Pompeo, fratello del boss Luigi Pompeo, entrambi già detenuti. Secondo le indagini coordinate dal Dda della Procura di Napoli, il duplice omicidio, il 5 agosto 2011, maturo' all'interno del clan lo Russo, di cui le vittime facevano parte, a causa di dissidi interni legati alla scelta di Salvatore Lo Russo, padre del boss Antonio, di collaborare con la giustizia.

Secondo diversi collaboratori di giustizia, fu Mario Lo Russo, zio di Antonio, una volta appresa la notizia della scelta di collaborare del fratello, a dire che il nipote Antonio non poteva continuare ad avere il comando del clan e che al suo posto doveva esserci Salvatore Scognamiglio, poi ucciso. Eliminato Scognamiglio e riaffermata la propria forza, Antonio Lo Russo, anche se latitante e figlio di un pentito, ha continuato a comandare il clan fino al suo arresto, a Nizza, nell'aprile del 2014.

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