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Miano, madre e figlio scoperti a vivere in una casa-discarica

Ad allertare le forze dell’ordine i vicini, allarmati per il cattivo odore proveniente dall’appartamento in via Cupa detta Santa Cesarea. Le condizioni di salute dei due non sembrano preoccupanti. Interverranno ora i tecnici dell’Asl competente e i servizi sociali.
A cura di Angela Marino
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Un altro caso di degrado sociale quello individuato oggi dai carabinieri intervenuti alcune ore fa in un appartamento in via Cupa detta Santa Cesarea, nel quartiere Miano di Napoli. Nell'abitazione, madre e figlio ridotti a vivere in condizioni di estremo degrado in mezzo alla sporcizia e ai rifiuti. Nell'abitazione è stato trovato anche un cane. Ad allertare i militari sono stati i vicini di casa dei due, preoccupati per il nauseante odore proveniente dall'appartamento. Sul posto sono stati chiamati ad intervenire anche i tecnici dell'Asl competente e dei servizi sociali. Le condizioni di salute della donna (90 anni) e del figlio (50), non sembrano preoccupanti.

Rossellina, segregata con la madre: 9 anni tra i rifiuti

Nello stesso quartiere alla periferia di Napoli lo scorso novembre un altro caso di degrado familiare è stato scoperto nel corso di uno sfratto. Trovate in casa in condizioni igieniche precarie, madre 59 enne e figlia 31enne vivevano praticamente recluse in una palazzina in via Janfolla. La giovane, segregata insieme alla madre, soffriva probabilmente di una forma di depressione che l'aveva condotta, dopo la laurea in ingegneria aerospaziale, a chiudersi in se stessa, evitando il contatto sociale e lasciandosi accudire e proteggere dalla madre con la quale ormai era ridotta a vivere, da 9 anni, in una casa devastata dalla sporcizia in condizioni di grave degrado.

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