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Covid 19

Michele Annunziata di Sarno morto a 38 anni di coronavirus all’ospedale Ruggi di Salerno

Tragedia all’ospedale Ruggi di Salerno, dove Michele Annunziata, 38 anni, di Sarno, è morto di coronavirus. L’uomo stava combattendo la sua battaglia contro il Covid-19 dal 17 marzo scorso, ricoverato nel reparto di terapia intensiva. Le sue condizioni dei salute si sono progressivamente aggravate fino al decesso.
A cura di Alessia Rabbai
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(La Presse)
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Michele Annunziata è morto a trentotto anni di coronavirus. Secondo le informazioni apprese l'uomo era ricoverato in un letto dell'ospedale Ruggi di Salerno dal 17 marzo scorso, quando, dopo aver manifestato i sintomi della malattia, le sue condizioni di salute si sono progressivamente aggravate, per poi precipitare e richiedere il trasferimento in terapia intensiva. Una tragedia senza fine della quale questa volta ad esserne vittima è un uomo giovane, sotto i quarant'anni. Sono 170 i nuovi contagi e 100 i morti come riporta l'ultimo bollettino della Regione Campania con i dati dell'epidemia.

Morto Michele Annunziata: i messaggi di cordoglio

A rendere nota la notizia della scomparsa di Michele il sindaco Giuseppe Canfora: “Sarno si stringe nel profondo dolore di questo momento. È venuto a mancare un nostro concittadino che stava combattendo la sua dura battaglia contro il coronavirus – si legge in un post pubblicato su Facebook dal primo cittadino – Il mio profondo pensiero e le preghiere di tutti noi a Michele, figlio della nostra Città. Ci stringiamo come comunità forte e solidale al dolore dei familiari per sostenerli in questo momento di grande sofferenza.
La guerra contro il coronavirus deve vederci tutti in prima linea. Lo dobbiamo ai tanti che soffrono negli ospedali, lo dobbiamo alle tante persone che ci stanno lasciando”.

Tanti i messaggi di cordoglio comparsi sui social network. Tra questi anche quello del vicesindaco della città di Sarno, Roberto Robustelli: “Questa mattina la nostra città si è svegliata trafitta dal dolore. Un nostro concittadino, un nostro amico, un nostro fratello, non ce l’ha fatta. Combatteva la sua battaglia contro il coronavirus e questo terribile male, questo nemico invisibile lo ha portato via. Le parole non potranno mai confortare la sofferenza dei familiari, ma esprimo la mia totale vicinanza alla mamma, alla sorella, al fratello, agli amici. A Michele la nostra preghiera”.

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