Militare aggredito per lite sulla precedenza: 3 arresti, tutti vicini al clan D’Alessandro
Tre persone sono state arrestate dai carabinieri delle compagnie di Sorrento e di Castellammare di Stabia con l'accusa di lesioni aggravate e minacce in concorso e, per uno di loro, anche di porto di oggetti atti ad offendere. I tre, ritenuti essere vicini al clan D'Alessandro, sarebbero i responsabili della violenta aggressione ai danni di un ragazzo originario di Castellammre di Stabia, che lavora come carabiniere in servizio nelle Marche.
L'episodio risale alla notte tra il 25 ed il 26 agosto 2017, quando in piazza Umberto I a Vico Equense avvenne l'aggressione al giovane da parte di tre persone, al termine di una lite verbale. Il diverbio era scaturito per una mancata precedenza ad un incrocio: il militare venne circondato dal gruppo e minacciato di morte, colpito alla testa e sul resto del corpo con mazze da baseball e poi scaraventato sull'asfalto. Portato al pronto soccorso locale, il giovane aveva lesioni su varie parti del corpo e sottoposto alle cure del caso. Ma gli inquirenti aprirono subito le indagini, che hanno portato oggi ai tre arresti. Il tribunale di Torre Annunziata ha infatti emesso tre ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di G.D.A, 45 anni, già noto alle forze dell'ordine e ritenuto affiliato al clan camorristico dei D'Alessandro, L.D.A., ventenne, e M.D.A., ventitreenne, entrambi incensurati e figli di un soggetto ritenuto essere "vicino" al medesimo clan ed attualmente detenuto.