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Minacce in diretta a Carlo Alvino: divieto di dimora a Fuorigrotta per 3 ultras del Napoli

I tre tifosi che poco prima del match del San Paolo tra Napoli e Torino strattonarono e minacciarono il giornalista napoletano Carlo Alvino, sono stati raggiunti dal provvedimento di divieto di dimora a Fuorigrotta. Soddisfatto Francesco Emilio Borrelli: “E’ importante che arrivi questo segnale a poche settimane dalla ripresa della stagione calcistica”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Divieto di dimora a Fuorigrotta: questo il provvedimento preso per gli ultras del Napoli che minacciarono, poco prima del match Napoli-Torino, il giornalista napoletano Carlo Alvino. I tre "intervennero" durante la trasmissione in diretta del noto giornalista napoletano, strattonandolo via dalla telecamera e minacciandolo in disparte. Il tutto pochi giorni dopo la sciagurata trasferta di Firenze, dove il Napoli aveva perso 3-0 perdendo le ultime possibilità di vincere lo scudetto, con la Juventus che il giorno prima aveva vinto a San Siro sull'Inter in rimonta e tra mille polemiche.

Soddisfazione per il provvedimento è stata espressa da Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi. "Il provvedimento del divieto di dimora a Fuorigrotta preso nei confronti dei tre ultras che minacciarono, in diretta televisiva, Carlo Alvino è una di quelle risposte che lo Stato deve dare a chi pensa di imporre il proprio pensiero con le intimidazioni e la violenza. Il fatto che la Magistratura e le forze dell'ordine abbiano deciso di andare comunque avanti nelle indagini e nell'adozione di provvedimenti restrittivi è anche un aiuto concreto che arriva per i giornalisti che, magari per non incorrere in ulteriori minacce e ritorsioni, preferiscono non denunciare le intimidazioni che ricevono".

"Da giornalista prima che da rappresentante delle Istituzioni", ha proseguito Borrelli, "sono contento di questi provvedimenti e mi auguro che anche in altri casi, forze dell’ordine e Magistratura, che ringrazio, seguano questo esempio. E' importante che arrivi questo segnale a poche settimane dalla ripresa della stagione calcistica, con l’augurio che siano tenuti lontani dagli stadi tutti coloro che usano il calcio per sfogare la loro violenza gratuita", ha concluso quindi il consigliere regionale dei Verdi.

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