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Mise due bombe sotto casa di un imprenditore: 34enne arrestato a Vico Equense

I carabinieri, su disposizione della Procura di Torre Annunziata, all’alba di questa mattina hanno arrestato a Vico Equense, nella provincia di Napoli, un uomo di 34 anni: l’uomo, nel mese di luglio, avrebbe piazzato due ordigni esplosivi sotto casa di un imprenditore della zona. L’arresto è maturato dalle indagini che, lo scorso luglio, portarono in manette altre due persone, accusate di minacciare e intimidire i concorrenti al fine di soffiargli gli appalti.
A cura di Valerio Papadia
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Blitz dei carabinieri della compagnia di Sorrento che, all'alba di questa mattina, su disposizione della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, hanno arrestato un uomo di 34 anni a Vico Equense, nella provincia di Napoli. Il 34enne è accusato di essere l'esecutore materiale dell'attentato dinamitardo che, nello scorso mese di luglio, ai danni di un imprenditore della zona: in un video raccolto dai carabinieri, si vede l'uomo, quella notte d'estate, piazzare due ordigni esplosivi all'esterno dell'abitazione dell'imprenditore; le immagini mostrano anche le tremende esplosioni provocate dalle bombe. Per il 34enne l'accusa è quella di detenzione illecita di armi e ordigni esplosivi.

L'arresto dell'uomo è maturato nell'ambito dell'indagine che, sempre lo scorso luglio, pochi giorni dopo le due bombe esplose a Vico Equense, portarono all'arresto di un imprenditore edile locale e di un complice, accusati a vario titolo di estorsione, incendio doloso, trasporto e uso di ordigni esplosivi, danneggiamento e, uno dei due, anche di concorrenza sleale in attività imprenditoriale. Le indagini portate avanti sempre dai carabinieri e dai magistrati di Torre Annunziata rivelarono che i due intendevano minacciare e intimidire imprenditori concorrenti al fine di soffiargli appalti. Per riuscire nel loro intento, tra il gennaio e il febbraio del 2019, avevano fatto piazzare due bombe prima all'esterno di un hotel di Vico Equense, nel quale erano in corso lavori di ristrutturazione da parte di un'azienda concorrente e poi all'esterno della porta del garage dell'abitazione del titolare dell'azienda. Inoltre, i due avevano ordinato anche l'incendio di un autocarro sempre dell'azienda concorrente.

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