Mondragone, sesso coi minorenni migranti in cambio di una sigaretta
Arrivavano anche da altre città, pure da altre regioni. Tutti per lo stesso motivo: sesso, in cambio di qualche spicciolo. Una birra, una sigaretta, magari qualche moneta. Andavano a "cercare compagnia" tra i ragazzini migranti, tutti giovanissimi, spesso minorenni. E approfittavano del bisogno e della necessità per convincerli. La prostituzione minorile a Mondragone, che coinvolgeva uomini adulti e giovanissimi per lo più bulgari e nordafricani, era stata già denunciata l'anno scorso sulle pagine di Avvenire e del caso se ne erano occupate anche le telecamere della Rai.
Oggi sono arrivate le misure cautelari: al termine di un indagini condotte dai carabinieri sono state identificate tre persone, i cui incontri coi minorenni sarebbero stati documentati. L'operazione è in corso dalla mattinata di oggi, 1 luglio, e non è ancora conclusa. I tre identificati sarebbero stati arrestati: una persona, residente in provincia di Latina, sarebbe finita in carcere, mentre per altre due sarebbero scattati gli arresti domiciliari; l'accusa sarebbe di abusi sessuali su minori.
I giovanissimi, di età tra i 14 e poco più di venti anni, secondo quanto ricostruito aspettavano i clienti sul lungomare di Mondragone e venivano portati in strutture della zona; anche gli affittacamere sarebbero stati al corrente di quello che accadeva, consapevoli che si trattava di prostituzione minorile, e per questo non si esclude che provvedimenti possano arrivare anche nei confronti dei gestori delle strutture ricettive. Nel giro di prostituzione, a quanto si apprende, non sarebbero coinvolti dei bambini, quindi non ci sarebbero casi di pedofilia documentati.