Montecorvino Pugliano, il sindaco vieta il 5G: “Attendiamo chiarimenti su possibili rischi”
Vietata la sperimentazione del 5G a Montecorvino Pugliano, nel Salernitano. Lo ha deciso il sindaco Alessandro Chiola, con un'apposita ordinanza. Non si potrà dunque né sperimentare né installare, in tutto il territorio comunale, la nuova tecnologia che sta arrivando anche in Italia e che soppianterà quella a 4G. Secondo l'ordinanza del primo cittadino salernitano, i rischi per la salute umana legati a questo nuovo tipo di tecnologia, che prevede onde a radiofrequenze più elevate rispetto a quelli attuali, non sono ancora sufficienti o rassicuranti al riguardo. "Non sono contrario all'avanzamento tecnologico, ma è mio dovere, nelle vesti di massima autorità sanitaria locale, attendere una nuova classificazione della cancerogenesi annunciata dall'International Agency for Research on Cancer", ha spiegato Alessandro Chiola.
Secondo quanto spiegato nell'ordinanza, i rischi legati al 5G sono dovuti al fatto che questa preveda "maggiore energia trasferita ai mezzi in cui le radiofrequenze vengono assorbite, e minore penetrazione nelle strutture solide, per cui vi è la necessità di un maggiore numero di ripetitori, a parità di potenza, per garantire il servizio". In parole povere, più ripetitori e più onde. E dunque, tantissimi dubbi per quanto riguarda la salute umana. "Le radiofrequenze del 5G sono del tutto inesplorate, mancando di qualsiasi studio preliminare sulla valutazione del rischio sanitario", ha spiegato ancora il sindaco nell'ordinanza comunale. Del resto, il tema su eventuali rischi legati al 5G ma in generale alle onde elettromagnetiche, è un tema che da sempre è molto sentito e sul quale la scienza non ha ancora dato risposte certe.