Sfregio alla Madonna di Montevergine: rubato il tesoro nel Santuario
Hanno portato via delle parure in oro e pietra, le avrebbero prese dalla teca murale dopo aver praticato un buco sulla base. Avrebbero infilato la mano e le avrebbero sfilate, un lavoro di pochi secondi approfittando di una debacle della sorveglianza. Ma più che il valore, a colpire è la "vittima": i gioielli scomparsi sono quelli della Madonna di Montevergine, una delle più venerate dai napoletani. Il furto sacrilego è stato scoperto nelle scorse ore, all'interno del Museo Abbaziale del Santuario di Montevergine. Nella struttura di Mercogliano, in provincia di Avellino, sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Avellino per i rilievi e per l'avvio delle indagini. Esaminando la teca dove era custoditi i gioielli, i militari hanno trovato un foro alla base del piano di appoggio, presumibilmente praticato proprio dai ladri per accedere al vano dove c'erano i gioielli. Non sarebbero stati portati via altri oggetti né ci sarebbero segni di effrazione su altre teche.
Il Museo Abbaziale si trova all'interno del Santuario di Montevergine, dove si trova l'icona della "Madonna Schiavona", una delle più amate del Meridione, e meta del tradizionale pellegrinaggio dei "femmenielli" nel giorno della Candelora; nel Santuario nel corso della storia erano state custodite anche la Sacra Sindone e le reliquie di San Gennaro.
Per il furto le indagini si concentrano sui ladri d'arte, si ipotizza un colpo su commissione destinato al mercato illegale del collezionismo. La pista del semplice ladro intenzionato a recuperare oro e metalli preziosi smontando i gioielli, pur non del tutto esclusa in questa fase degli accertamenti, viene infatti ritenuta poco probabile: per far sparire oggetti del genere, facilmente riconoscibili, c'è bisogno di contatti con ricettatori specializzati che a loro volta hanno agganci con collezionisti disposti a spendere cifre alte per pezzi di questo tipo.