Morta a tre anni per una crisi respiratoria. Ma c’è l’ombra di abusi sessuali
Una bambina di tre anni è morta circa due mesi fa per quella che i medici hanno definito una crisi respiratoria. Ma dagli esami sul suo corpo sono emersi anche segni riconducibili a violenze sessuali. Nessun collegamento tra le presunte molestie e la morte della piccola, avvenuta per cause naturali e indipendenti, ma la procura di Nola, che coordina l’inchiesta, ha comunque aperto un fascicolo contro ignoti per il reato di violenza sessuale. Ne dà notizia il quotidiano La Repubblica.
Ora gli investigatori avranno il compito di capire il perché sul corpo di quella bambina siano stati trovati quei segni che fanno pensare che la piccola sia rimasta vittima di abusi. "Violenze continuate", scrive Repubblica riportando quanto evidenziato dagli esperti, fra cui un ginecologo-sessuologo, nominati dai magistrati per esaminare il corpo della bambina. Il risultato delle perizie dei consulenti ha obbligato i pm a indagare sui possibili autori delle violenze. Ma al momento non c'è nessun riscontro: la famiglia appare sana e onesta, mamma e papà sono incensurati, niente, anche all'esterno della cerchia parentale più stretta, che faccia pensare ad abusi.