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Morte Antonio Giglio, la madre Marianna Fabozzi: “Non l’ho ucciso io è stato un incidente”

Dal carcere di Benevento dov’è detenuta, si difende Marianna Fabozzi: “Non ho ucciso io mio figlio, è stato un incidente”. La donna è accusata di aver lanciato dal settimo piano di una palazzina del Parco Verde di Caivano il figlio Antonio Giglio, morto in circostanze simili a quelle di Fortuna Loffredo, per cui è indagato l’ex compagno Raimondo Caputo.
A cura di Valerio Renzi
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Si difende Marianna Fabozzi, accusata di aver gettato il figlio Antonio Giglio dal settimo piano del loro appartamento al Parco Verde di Caivano. "Le accuse contro di me sono false, Antonio è morto per un incidente che ancora oggi non riesco a spiegarmi", così risponde agli inquirenti che l'hanno interrogato nel carcere di Benevento dove è detenuta.

Il caso della morte di Antonio è stato riaperto dopo l'arresto di Raimondo Caputo, l'ex compagno della donna accusato di aver abusato sessualmente e ucciso la piccola Fortuna Loffredo. Le circostanze in cui è morto Antonio nell'aprile del 2013, sono praticamente identiche a quelle di Fortuna, anche lei lanciata nel vuoto da una palazzina del Parco Verde.

Fabozzi è già accusata di concorso in violenza sessuale, per gli abusi sessuali che le tre figlie avrebbero subito da Caputo. La donna durante l'interrogatorio ha raccontato la sua versione dei fatti, fornendo ulteriori elementi sul giorno in cui è morto il figlio. Ad accusare all'epoca dei fatti la donna era stata la sorella dell'ex, Antonella Caputo, in casa assieme alla madre di Marianna Angela Angelino, ma la sua versione dei fatti non era stata considerata credibile. Dal carcere anche Raimondo Caputo aveva confermato la versione della sorella.

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