"Tutto il mondo dello sport è rattristato dalla morte di Kobe Bryant. Una tristezza che ha fondamento non solo nelle sue capacità e nella sua popolarità ma anche perché si era formato nel nostro Paese e nelle nostre scuole elementari e medie". Così il presidente Sergio Mattarella in visita a Benevento all'Università sannita, ha ricordato la scomparsa del campione Nba Kobe Bryant, formatosi in Italia dove ha trascorso 7 anni da ragazzo. "E la comunanza di studi è quella che lega davvero l' umanità più dei legami politici, istituzionali ed economici ed è antidoto alle incertezze internazionali" – ha aggiunto il capo dello Stato – "la risposta alla pseudocultura dell'odio e dell'intolleranza, a queste deviazioni, distorsioni, alle condizioni di particolare incertezza che si registrano in questo periodo, perché la cultura consente e assicura il rafforzamento di civiltà, attraverso i nostri atenei".
La morte di Kobe Bryant, 41 anni, della figlia Gianna, 13 anni, e di altre sette persone, ha sconvolto non soltanto lo sport, ma il mondo intero. Domenica 26 gennaio, il 5 volte campione Nba con i Los Angeles Lakers, si trovava a bordo del suo elicottero privato, nei dintorni della metropoli californiana, quando il velivolo si è improvvisamente schiantato al suolo: inutili i soccorsi. Le autorità statunitensi stanno cercando di accertare le cause dell'incidente, che pare essere occorso principalmente per le avverse condizioni atmosferiche, soprattutto la nebbia. L'elicottero del campione di basket, appena schiantatosi al suolo, avrebbe preso immediatamente fuoco, rendendo purtroppo vano ogni tentativo di soccorrere le vittime.