Morte Luis Sepulveda, il cordoglio del sindaco De Magistris: ‘Maestro di profondità e poesia’
Questa mattina è arrivata una notizia che ha sconvolto il mondo della letteratura e della cultura: il grande scrittore cileno Luis Sepulveda, famoso in tutto il mondo grazie alle sue opere, è deceduto a 70 anni a causa del Coronavirus. Lo scrittore era ricoverato ad Oviedo, in Spagna, dalla fine del mese di febbraio, quando cioè era risultato positivo al Covid-19. Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha voluto esprimere il suo cordoglio e ricordare la caratura del grande scrittore con un messaggio: "Ammiro chi resiste, chi ha fatto del verbo resistere carne, sudore, sangue e ha dimostrato senza grandi gesti che è possibile vivere, e vivere in piedi, anche nei momenti peggiori. Addio maestro di profondità e poesia" ha detto il primo cittadino partenopeo.
Le opera di Luis Sepulveda sono molto amate dai suoi lettori italiani. Lo scrittore cileno – che parlava anche un italiano molto buono – non ha mai nascosto la stima e l'amore nei confronti del nostro Paese, ricordando anche nel corso di una intervista a Fanpage.it come l'ambasciata italiana a Santiago del Cile abbia ospitato circa 4mila cileni dopo il golpe militare del generale Pinochet che, l'11 settembre del 1973, rovesciò il governo di Salvador Allende, che venne ucciso nella conquista della Moneda. Curioso, anche se indiretto, anche il rapporto con Napoli, dal momento che il film di animazione "La gabbianella e il gatto" (uscito nel 1998), tratto dal famoso romanzo di Sepulveda "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare" (1996), è stato diretto dal regista, animatore e sceneggiatore napoletano Enzo D'Alò.