Morto al Loreto Mare, aperta inchiesta per omicidio colposo
Omicidio colposo: questa l'ipotesi formulata dalla Procura di Napoli sulla morte del ventitreenne Antonio Scafuri, deceduto dopo il suo ricovero in codice rosso all'ospedale Loreto Mare, dove ha atteso diverse ore in attesa di essere sottoposto ad un esame diagnostico. Dopo gli atti urgenti svolti dal pm Fabio De Cristofaro, con il coordinamento del procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli, il fascicolo e' stato assegnato al pm Michele Caroppoli della sesta sezione coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio. Adesso gli inquirenti acquisiranno la cartella clinica ed inizieranno ad ascoltare i primi testimoni, per poi procedere alla nomina di un consulente medico legare per l'autopsia, che si terrà in settimana. Sono stati anche emessi i rispettivi avvisi di garanzia nei confronti dei primi indagati.
Nel frattempo, il Codacons ha annunciato che denuncerà il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ed il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca "per concorso nei reati dei sanitari dell'ospedale Loreto Mare". Una scelta, comunica il Codacons, che è "la risposta di fronte alla decisione di inviare l'ennesima ‘task force' da parte della stessa ministra: decisione ormai rituale e tutto sommato episodica, ma che di sicuro non risolve i macroscopici problemi della sanità campana e in generale i gravi squilibri territoriali – ormai così evidenti nel Paese".
"Non è possibile continuare a inviare gli ispettori quando accade qualche tragedia, senza intervenire in maniera strutturale", ha spiegato il presidente di Codacons, Carlo Rienzi, "L'invio degli ispettori dopo tanti episodi gravissimi senza avere posto subito in atto misure di prevenzione e controllo è solo una offesa alla intelligenza dei cittadini e dei napoletani. Le disparità regionali nella qualità dell'assistenza sanitaria sono evidenti e allarmanti: il fardello della sanità italiana è proprio l'inaccettabile differenza in termini di qualità dell'assistenza sanitaria tra le Regioni", ha concluso poi Rienzi.