Morto Ciro Cirillo, l’ex presidente della Regione Campania: fu rapito dalle Br nel 1981
Ciro Cirillo, politico ed ex governatore della Regione Campania, è morto a Torre del Greco (Napoli) all'età di 96 anni. Oltre che per il suo ruolo di primo piano nel mondo politico campano tra le file della Democrazia cristiana – è stato presidente dell Provincia di Napoli nel 1969 e presidente della Regione nel 1979 – il nome di Cirillo è legato principalmente al misterioso rapimento da parte delle Brigate rosse. Correva l'anno 1981: la sera del 27 aprile un commando di brigatisti, dopo un sanguinoso conflitto a fuoco, rapì il politico – allora assessore regionale ai Lavori pubblici – dal garage di casa sua, in via Cimaglia a Torre del Greco. Per terra rimasero i cadaveri dell'agente di scorta Luigi Carbone e dell'autista Mario Cancello, mentre il segretario particolare di Cirillo, Ciro Fiorillo, fu gambizzato.
Cirillo fu liberato dalle Br dopo 89 giorni di prigionia
Dopo 89 giorni di prigionia Cirillo fu rilasciato dai brigatisti in un palazzo abbandonato in via Stadera, nel quartiere di Poggioreale. Decisivo fu il pagamento di un riscatto di quasi un miliardo e mezzo di lire, avvenuto alcuni giorni prima a Roma. Intorno al rapimento e alle trattative per il riscatto del politico c'è ancora un alone di mistero. Non è mai stato chiarito il ruolo dei servizi segreti e della camorra nella mediazione tra Stato e Br: di certo, a differenza del rapimento Moro, la Dc decise di trattare con l'organizzazione terroristica, alimentando molte polemiche.
I misteri attorno al rapimento
Lo stesso Cirillo tempo fa affermò – e poi smentì – di aver scritto la sua verità sulla vicenda del rapimento in una lettera che sarebbe stata resa nota soltanto dopo la sua morte. Adesso dunque si capirà se Cirillo stesse dicendo la verità oppure no. I funerali del politico si terranno domani a Torre del Greco, lì dove Ciro Cirillo nacque il 15 febbraio del 1921. Le esequie si terranno alle 16.30 nella chiesa dei Cappuccini in corso Vittorio Emanuele.