Morto dopo 10 giorni di agonia l’anziano ustionato dalla stufa
Dopo dieci giorni di ospedale è deceduto Costantino M., l'uomo di 75 anni, dipendente comunale in pensione, rimasto gravemente ferito il 2 giugno scorso, quando era stato investito dalle fiamme sprigionate dalla stufa. L'incidente era avvenuto nell'abitazione dove la vittima viveva con la moglie, a Baselice, piccolo centro in provincia di Benevento. Era una serata particolarmente fredda e, secondo quanto ricostruito in seguito grazie al racconto della moglie, l'uomo stava accendendo un bruciatore nel garage della sua abitazione quando è avvenuto l'incidente; per velocizzare l'accensione della caldaia collegata all'impianto di riscaldamento della casa stava usando dell'alcol.
Era stato investito in pieno dalle fiamme, che lo avevano raggiunto al corpo e al viso; il primo soccorso è arrivato dalla moglie, che ha cercato di spegnere le fiamme e ha chiamato il 118 chiedendo l'invio dell'ambulanza e raccontando l'accaduto. Poco dopo sono arrivati i sanitari e dal primo esame è subito stato evidente che la situazione era gravissima: il fuoco aveva causato ustioni diffuse su tutto il corpo, alcune di terzo grado al volto. L'uomo era stato trasportato d'urgenza all'ospedale Rummo di Benevento, in codice rosso, dove è arrivato già in condizioni disperate.
I medici, valutata la situazione, hanno deciso per un trasferimento immediato in una struttura specialistica: è stato accompagnato al Centro Grandi Ustionati del Cardarelli di Napoli, dove è rimasto fino a mercoledì scorso, quando è deceduto: nel corso del ricovero i medici hanno fatto il possibile ma la situazione è precipitata.