Morto il professor Beguinot, l’urbanista che ha descritto la crisi delle città del terzo millennio
E' morto a Napoli Corrado Beguinot, 93 anni, che per oltre cinquanta anni ha lavorato nell'ambito della pianificazione urbanistica e territoriale. Il professore è stato impegnato nella ricerca scientifica internazionale sulla crisi della città multietnica, interculturale e sempre più tecnologica.
Nel corso della sua carriera è stato professore Ordinario di Tecnica Urbanistica all’Università di Napoli “Federico II”, dal 1964 al 1999, direttore dell’Istituto di Architettura e Urbanistica, dal 1959 al 1976 e del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio – Università di Napoli “Federico II”, dal 1992 al 1999. Stando a quanto si legge sul sito della Fondazione Della Rocca, Beguinot è autore, coautore e/o curatore di 200 pubblicazioni su questioni di urbanistica, di pianificazione, di architettura ospedaliera di innovazione tecnologica e di architettura del dialogo per la città interetnica.
A Corrado Beguinot, si legge ancora, la cultura italiana e internazionale deve un cospicuo, costante e coerente impegno in ambiti estremamente sensibili della proiezione territoriale della vita associata, e una produzione scientifica di grande valore. Nel 2012 ha ricevuto il Premio Mediterraneo "Delfino d'Argento per la Pace" della Fondazione Mediterraneo "per aver, nel suo lungo percorso, dedicato la propria vita alla ricerca scientifica ed alla sperimentazione progettuale nelle tematiche della pianificazione urbanistica territoriale, sfociate, a livello internazionale, all'ideazione e promozione della città europea interetnica cablata. Con la Fondazione Aldo Della Rocca rappresenta il precursore della nuova era interetnica cablata quale base della Pace nel mondo in cui tutti i popoli della terra, fraternamente uniti, saranno ritenuti "Un solo Popolo in una sola Città".