Morto Luigi Di Bello, esponente napoletano dell’Arte Nucleare
Solo qualche giorno fa, il 27 febbraio scorso, Bruno Di Bello si diceva contento, su Facebook, perché il Museo del ‘900 di Milano aveva esposto una sua opera. Ieri, 5 marzo, l'artista è morto all'età di 81 anni a Milano. L'annuncio è stato dato dalla famiglia. Di Bello, protagonista della cosiddetta ‘pittura nucleare', era nato a Torre del Greco, Napoli, nel 1938, ma ha vissuto a Milano dal 1967. Di Bello è fondatore, nel 1958 a Napoli, del Gruppo 58 e tra i redattori della rivista Documento Sud. La prima personale risale al 1966 e nel 1971 espone alla biennale di Venezia. Sue opere sono state acquisite dal museo Boymans di Rotterdam, dalla Galleria d’arte contemporanea di Parma, dal museo Rufino Tamayo di Mexico City, dal museo di Dortmund, dal Mambo di Bologna, dalla collezione Terraemotus al museo della reggia di Caserta e, recentemente, dalla VAF Stiftung al Mart di Rovereto.
Il Gruppo 58 fondato da Di Bello fa riferimento alla nascita, nei primi anni '50, del Movimento Nucleare di Enrico Baj. Questo si legge nel manifesto della pittura nucleare: "I Nucleari vogliono abbattere tutti gli "ismi" di una pittura che cade inevitabilmente nell'accademismo, qualunque sia la sua genesi. Essi vogliono e possono reinventare la Pittura. Le forme si disintegrano: le nuove forme dell'uomo sono quelle dell'universo atomico. Le forze sono le cariche elettriche. La bellezza ideale non appartiene più ad una casta di stupidi eroi, né ai robot. Ma coincide con la rappresentazione dell'uomo nucleare e del suo spazio. La verità non vi appartiene: è dentro l'atomo. La pittura nucleare documenta la ricerca di questa verità".
