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Muore dopo una notte in ospedale. I parenti denunciano: “Ucciso dal freddo in stanza”

È la storia di Ernesto Biancolino, napoletano di 35 anni, sposato e padre di un bambino, morto il 5 febbraio all’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli. I parenti accusano il nosocomio, la salma ora è all’obitorio in attesa della decisione sull’autopsia.
A cura di Enrico Tata
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Ricoverato per un'influenza e un principio di bronchite, è morto dopo due giorni in ospedale. Perché, secondo i genitori, avrebbe passato una notte in corridoio accanto a una finestra rotta, chiusa solo con del cartone, e con un condizionatore guasto che sputava fuori solo aria fredda. È la storia di Ernesto Biancolino, napoletano di 35 anni, sposato e padre di un bambino, morto il 5 febbraio all'Ospedale San Giovanni Bosco di Napoli. La mattina del 2 febbraio era andato dal medico, sentiva dolori per tutto il corpo. Gli era stata diagnosticata l'influenza e prescritto un antibiotico e altri farmaci. Nel pomeriggio però le cose erano peggiorate e il padre Vincenzo, 64 anni, lo aveva accompagnato al S. Giovanni Bosco. I medici gli avevano diagnosticato una leggera bronchite e lui aveva rifiutato il ricovero. Ma in serata, dopo un ulteriore peggioramento delle sue condizioni, è stato trasportato di nuovo in ospedale con l'ambulanza. Qui – secondo la denuncia dei genitori – ha trascorso una notte su una barella, accanto alla finestra rotta. Il giorno dopo, con l'intervento della polizia, chiamata dai familiari, Biancolino è stato spostato dietro una parete divisoria. "Aveva un braccio congelato", hanno detto i genitori agli agenti. Il 35 enne è stato trasferito il 4 febbraio in rianimazione ed è morto la mattina del giorno seguente. Secondo i medici erano insorte "complicazioni gravissime" ed i polmoni erano "irrimediabilmente compromessi".

"Quando abbiamo visto la denuncia – dicono gli avvocati della famiglia, Angelo e Sergio Pisani – ci siamo sentiti gelare il sangue nelle vene. I genitori hanno girato anche delle immagini con il telefono cellulare, consegnate agli inquirenti". Gli agenti del Commissariato San Carlo Arena hanno sequestrato la cartella clinica di Biancolino. La salma è stata trasferita all'obitorio del Policlinico della Federico II in attesa della decisione della magistratura sull'autopsia, chiesta dagli avvocati della famiglia.

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