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Museo Archeologico di Napoli: tutto quello che c’è da sapere su storia e visita

Tutte le informazioni utili per visitare il Museo Archeologico di Napoli e fare un viaggio nel tempo e nella storia, tra civiltà egizie e reperti dell’antica Pompei, apprendendo la cultura e gli usi delle popolazioni, compresi riti scaramantici dalla simbologia erotica.
A cura di Arianna Esposito
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Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Nasce come Scuderia ma non venne mai utilizzato come tale, al suo interno sono custoditi ritrovamenti provenienti dagli scavi di Pompei, nonché le preziose collezioni delle famiglie Borgia e Farnese, e nei suoi 12mila metri quadri di estensione si viaggia nella storia di civiltà antiche, si respira il fascino del passato per arrivare alla modernità, che culmina nella fermata "Museo", una delle Stazioni dell’arte della linea 1 della metropolitana di Napoli, arredata con opere di artisti contemporanei e che presenta inoltre un collegamento sotterraneo diretto col museo. Parliamo del Museo Archeologico di Napoli, il più importante Museo Archeologico d'Europa. Le mura di questo edificio, se potessero parlare, ne avrebbero di cose da raccontare, se solo pensiamo al fatto che superò pressoché indenne gli urti degli 89 bombardamenti in zona fra il 1940 e il 1943, sicuramente anche grazie ad uno speciale segno dipinto sui suoi tetti che lo faceva individuare quale obiettivo da non colpire.

La storia

La costruzione del museo cominciò nel 1586 dal Vicerè di Napoli Don Pedro Giron, con l'intenzione di creare una scuderia. Ma, successivamente, nel 1612 Don Pedro Fernando de Castro, suo successore dal 1610 al 1616, incaricò l'architetto Giulio Cesare Fontana di progettarvi il "Palazzo dei Regi Studi", quello che sarebbe diventato la nuova sede dell'Università. Ma ancora non era quella la destinazione finale dell'edificio perché nel 1777 l'Ateneo napoletano fu trasferito nel Real Convitto del Salvatore ed il re Ferdinando IV di Borbone destinò questa struttura a sede del Museo Borbonico e della Real Biblioteca. Gli architetti Ferdinando Fuga, prima, e Pompeo Schiantarelli, poi, furono incaricati di ampliare il vecchio Palazzo degli Studi per convertirlo a Museo universale. E finalmente dopo l'Unità d'Italia, nel 1861, il Museo Borbonico divenne proprietà del nascente Stato italiano ed assunse così il nome di Museo Nazionale.

Le Sezioni

La collezione Farnese

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Fu ereditata da Carlo III di Borbone da sua madre Elisabetta Farnese. L'omonima collezione inizialmente era divisa tra Roma e Parma e, successivamente, Vanvitelli ne propose il trasferimento a Napoli, operazione che richiese alcuni mesi. Oggi la collezione, che si trova al piano terra del museo, ne rappresenta un dei nuclei più importanti, tra cui senza dubbio si distingue la scultura del Toro Farnese, in cui è raffigurato il supplizio di Dirce, regina di Tebe straziata da un toro come punizione per le angherie cui aveva sottoposto, per gelosia, la bella Antiope e il famoso Ercole Farnese, trovato nelle Terme di Caracalla.

La collezione Pompeiana

La raccolta di collezioni pompeiane nasce con gli scavi archeologici di Pompei avviati nel corso della prima metà del XVIII secolo, su volontà dell'allora re di Napoli Carlo di Borbone. La raccolta costituisce il nucleo principale della collezione Borbone ed include tutti i reperti rinvenuti negli scavi vesuviani: sculture, mosaici, armeria, affreschi ed altri svariati pezzi, tra cui dei papiri rinvenuti ad Ercolano ed oggi alla biblioteca nazionale del palazzo reale.

La collezione Egizia

E' la seconda più importante in Italia dopo quella del Museo Egizio di Torino. Tra mummie, sarcofagi, oggetti facenti parte del corredo funebre, oggetti votivi e amuleti.

Il Salone della Meridiana

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Si trova al primo piano ed è stato chiuso a lungo al pubblico. Fu Carlo di Borbone ad ordinarne la riapertura e a renderlo agibile. Una decisione, questa, giusta perché questo Salone, inizialmente pensato come sede dell'osservatorio astronomico, conserva di questo progetto la straordinaria meridiana realizzata sul pavimento, nell’angolo sud-ovest, lunga oltre 27 metri.  Si tratta di un listello di ottone che corre tra i riquadri di marmo nei quali sono incastonate sagome di forma ellittica con i dipinti dei dodici segni dello zodiaco. La meridiana è tuttora funzionante: la luce del sole penetra dal foro dello gnomone posto in alto sul fondo della sala a destra della volta e, a mezzogiorno, cade sulla linea meridiana, percorrendola a secondo delle stagioni.

Il gabinetto segreto

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Il fascino del proibito. Qui nella stanza del Gabinetto segreto, è raccolto tutto il materiale, tra sculture, dipinti ed oggetti vari, a sfondo prettamente erotico. In epoca romana infatti il simbolo fallico, si diceva fosse efficace contro malocchi e malattie ed augurio di prosperità; da qui tutta una serie di amuleti portati da uomini e donne in cui il membro maschile predomina.

Informazioni Utili

Indirizzo: Piazza Museo Nazionale 19, Napoli- sito ufficiale

Orari: Il Museo è aperto tutti i giorni (tranne il martedì) dalle 9.00 alle 19.30 (inizio operazioni di uscita alle 19.00). E' chiuso il 1° gennaio, il 1° maggio e il 25 dicembre.

Come arrivare: Da piazza Garibaldi linea metro M2, stazione Cavour; oppure Linea metro M1, stazione Museo.

Prezzi: Biglietto intero 12 euro, ridotto (studenti Ue tra i 18 e i 24 anni) 6 euro, gratis per gli under 18.

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