Napoletani scomparsi in Messico: “Dalla Farnesina notizie incoraggianti”
"Notizie incoraggianti, ma massimo riserbo per il rispetto delle indagini", così l'avvocato Luigi Ferrandino pochi istanti dopo l'incontro alla Farnesina sul caso dei tre napoletani scomparsi in Messico un anno fa. Il legale della famiglia Russo ha incontrato oggi il sottosegretario agli Esteri, Ricardo Merlo per conoscere gli esiti delle indagini sul caso di Raffaele Russo, Antonio Russo e Vincenzo Cimmino, ufficialmente scomparsi dal 31 gennaio 2018 da Tecalitlàn, nello Stato di Jalisco, a cinquanta minuti da Ciudad Guzmàn. Insieme al legale che assiste le due famiglie, in loro rappresentanza, c'era anche Francesco Russo.
L'incontro arriva poco più di 30 giorni dopo l'ultima notizia sul caso dei tre ‘magliari', quella della telefonata dove il boss El Quince, intercettato, disponeva il destino dei tre napoletani. "Fatene quello che volete", aveva detto a colui che teneva in stato di prigionia Cimmino e dei Russo, presumibilmente un boss di un cartello locale. Da quando la notizia è stata diffusa dall'avvocato Claudio Falleti, legale dell’associazione CoonCam, che rappresenta tutti i consigli dell’ordine dei legali dei distretti messicani, non erano emerse altre novità, non prima dell'incontro di oggi.
"Quando hanno saputo che dalla Procura di Jalisco c'erano ‘buone notizie', ma che non le avrebbero condivise con noi, le famiglie hanno avuto una reazione iniziale di rabbia, ma poi hanno compreso che il silenzio è necessario per evitare di compromettere le indagini in corso. Aspettiamo, dunque, ma non ci limiteremo a questo: presto contatteremo il futuro ambasciatore messicano a Roma, appena si insedierà e chiederemo un incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella".