Napoli, 24enne ucciso a pochi passi dall’università
Paura e sangue nella zona universitaria a Napoli. Stamane a pochi passi dalla sede delle facoltà di Giurisprudenza e Lettere e Filosofia dell'Università Federico II di Napoli si è consumato l'omicidio di un 24enne. Il fatto è accaduto nella affollatissima zona di via Porta di Massa a Napoli. Gennaro Fittipaldi, questo il nome del pregiudicato di 24 anni trucidato con alcuni colpi di arma da fuoco, è stato trovato sull'asfalto in via dei Chiavettieri, proprio di fronte all'ingresso della facoltà di Lettere dell'ateneo fridericiano. Il colpo è stato udito nella aule universitarie dove intanto si tenevano le lezioni richiamando alcuni studenti alla finestra. Soltanto dopo, nella affollata zona dove il rumore del traffico occulta suoni forti, è apparso chiaro che si trattava di uno sparo. Sul posto gli inquirenti hanno proceduto ai necessari rilievi sulla scena del ritrovamento e alla raccolta delle testimonianze di quanti, in zona, possono essere stati testimoni dei movimenti dell'assassino o di altri particolari utili alle indagini. Sgomenti e preoccupati gli studenti che frequentano la zona dove solo qualche mese fa un'altra sparatoria a pochi passi dalla sede di Mezzocannone, senza vittime, per fortuna, aveva acceso i riflettori sulla scarsa sicurezza della zona.
La vittima coinvolta nel giro del racket
Stando ad una prima ricostruzione dell'accaduto, il giovane sarebbe stato freddato all'interno dell'androne di un palazzo della strada che guarda al complesso di San Pietro Martire. Le forze dell'ordine intervenute sul posto insieme all'ambulanza del 118 hanno rinvenuto sul corpo senza vita del giovane una vistosa ferita d'arma da fuoco alla testa. Giunti sul posto dopo la chiamata d'emergenza, i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del ragazzo. Sull'omicidio indaga ora la polizia. Al momento non è stata resa nota dagli inquirenti alcuna ipotesi circa il possibile movente. Il 24enne rimasto vittima di quella che sembra una esecuzione era stato arrestato nel 2010 e scarcerato nel 2014 perché coinvolto in alcune aggressione ai danni di tre pakistani, uno dei quali gestore di un negozio di frutta al Pallonetto di Santa Lucia. All'epoca si trattò di una ritorsione nei confronti dei tre commercianti che si erano rifiutati di pagare il "pizzo", la quota pretesa dai criminali che gestiscono il racket nella zona. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, fu proprio il 24enne ucciso oggi, all'epoca a fare irruzione nel negozio del pakistano, per chiedere il denaro: 150 euro a settimana. Richiesta che non fu assecondata dal commerciante, il quale prese tempo, forse in attesa di trovare i soldi. A quel punto intervenne la spedizione punitiva alla quale prese parte lo stesso Fittipaldi, arrestato poche ore dopo l'episodio.