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Napoli, aggrediti medici e infermieri al Santobono: “Prendo la pistola e vi ammazzo”

Ancora un episodio di violenza ai danni del personale medico e sanitario nel territorio napoletano: è avvenuto presso l’Ospedale Santobono di Napoli, dove un uomo che aveva accompagnato il figlio al pronto soccorso si è scagliato contro medici ed infermieri, arrivando perfino ad aggredire una guardia giurata.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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L'Ospedale Santobono di Napoli.
L'Ospedale Santobono di Napoli.

NAPOLI – Ancora una violenta aggressione ai danni del personale medico e sanitario nel napoletano: si tratta del settantottesimo caso dall'inizio del 2018, e il dato non sembra destinato ad arrestarsi neppure in quest'ultimo mese dell'anno. L'episodio, l'ennesimo, si è registrato all'Ospedale Santobono di Napoli, ed a denunciarlo è stato proprio un dirigente medico, con una lunga relazione inviata a "Nessuno Tocchi Ippocrate", associazione che da sempre si occupa di questa annosa questione.

E' accaduto ieri, giovedì 6 dicembre, attorno alle 19 circa e poco dopo che un paziente in tenerà età era arrivato al triage in codice verde. Il padre del bambino ha però iniziato immediatamente ad andare in escandescenze, minacciando due infermiere e prendendo a pugni il vetro minacciando perfino di sparare, facendo scappare gli altri pazienti presenti. Perfino la guardia giurata presente è stata minacciata: "Prendo la pistola e ti ammazzo", ha urlato l'uomo. A quel punto, sebbene le infermiere avessero optato per un codice giallo in seguito a queste minacce, l'uomo era completamente fuori di sé.

Tanto che ha iniziato ad aggredire chiunque incontrasse, compreso il medico che ha denunciato questa vicenda, che è stato strattonato e minacciato di morte qualora il figlio non fosse ricoverato immediatamente. Solo l'intervento di altre due guardie giurate ha evitato il peggio, riuscendo ad allontanarlo e permettendo così alla madre del bambino di poter parlare serenamente con i medici. La donna, una volta allontanato il marito, ha poi spiegato ai medici che, da parte sua, non c'era la ferrea volontà di ricoverare il figlio se non fosse strettamente necessario. Bambino che, alla fine, è stato portato presso il reparto di Pediatria per i controlli del caso e per completare i propri esami diagnostici.

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