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Napoli ai tempi del coronavirus: c’è chi non può permettersi la spesa e chiede di non pagare

Durante la quarantena per l’emergenza del coronavirus, alcune persone in difficoltà economica hanno provato a “contrattare” sul prezzo delle spesa per beni di prima necessità, salvo rinunciare all’arrivo della polizia. Proliferano così le iniziative: in alcuni quartieri di Napoli, come nella II Municipalità, già attiva la “Spesa Sociale”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Fanno la spesa, ma non hanno soldi per pagare: e allora "chiedono" di poter comunque portare a casa il cibo, perché hanno famiglia. Accade in alcuni supermercati della periferia di Napoli, durante la quarantena forzata per l'emergenza coronavirus: le immagini, diffuse su Facebook, hanno per lo più un "carattere dimostrativo", come spiegato da alcune persone che hanno caricato i video sulla piattaforma. Ma che sottolineano, comunque, un malessere diffuso: quello di chi in questi giorni sta vivendo il lato più duro della quarantena, senza i mezzi economici che la rendano "sopportabile".

Nelle immagini, alcuni uomini ripresi, e definiti "capifamiglia", si erano recati alla cassa dopo aver acquistato beni di prima necessità, come pane e pasta, ma non potendoseli permettere hanno provato a "contrattare" con i cassieri sul prezzo. Finché, con l'arrivo della polizia, hanno desistito. Azioni "dimostrative", ma che rischiano col passare del tempo ed il prolungamento della quarantena, diventare drammaticamente reali, soprattutto nelle zone più povere del paese. Ecco perché in questi giorni tantissimi giovani e meno giovani si stanno prodigando con il volontariato, con spese sociali che possano raggiungere chi ne ha davvero bisogno. ma anche la consegna di beni di prima necessità per anziani e per altre persone che fossero in difficoltà. La "spesa sospesa", che già anni fa era nata come iniziativa proposta da alcune associazioni come a Torre del Greco, è stata ripresa ad esempio dalla II Municipalità in questi giorni. Lo aveva annunciato il presidente municipale Chirico: "Chi vorrà, dopo aver fatto la propria spesa, potrà lasciare una donazione per fare una spesa che verrà consegnata da volontari ai più poveri e a chi è in difficoltà". Iniziative simili anche in altri quartieri, dove soprattutto i più giovani cercano come possono di dare una mano in questi giorni difficili di quarantena forzata.

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