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Napoli, altre due aggressioni al personale del 118: già 58 casi nel 2018, è emergenza

Due casi di aggressione a personale del 118 in pochi minuti nella notte: un uomo ha scaraventato prima un tavolo e poi un borsone contro il personale intervenuto nel suo appartamento, poi una folla inferocita ha circondato e aggredito un’altra ambulanza intervenuta per un uomo caduto dalla finestra.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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[Foto di repertorio]
[Foto di repertorio]

Altre due aggressioni ai danni dei sanitari del 118: lo segnala l'associazione "Nessuno Tocchi Ippocrate", che da sempre monitora e segnala questi episodi, che stanno diventando sempre più comuni in tutto il territorio ed in particolare quello napoletano. Con questi due episodi, si è giunti a quota cinquantotto aggressioni in questi primi sette mesi del 2018: una media di quasi un'aggressione ogni tre giorni, quasi 7 al mese. E stanotte è toccato a due distinte ambulanze essere vittima di aggressioni.

La prima è avvenuta alle 2.11, quando in seguito ad una chiamata a Strada San Giovanni in Porta per "assunzione di farmaci in dose non terapeutica", è giunta un'ambulanza della postazione San Gennaro di tipo B (non medicalizzata). Il paziente, in stato di alterazione, alla vista dell'infermiera e dell'autista ha scaraventato un tavolo verso i due sanitari, che si sono rifugiati all'interno dell'ambulanza stessa, attendendo l'arrivo delle forze dell'ordine, giunte alle 2.40 circa. A quel punto, i due sanitari sono risaliti in casa del paziente, ma quest'ultimo li ha nuovamente aggrediti, scagliando contro i due il borsone che li ha mancati di pochi centimetri. A quel punto è stato necessario l'intervento di una seconda ambulanza, la postazione dell'Ascalesi, stavolta medicalizzata.

La seconda è avvenuta attorno alle 2.22 di notte, quando alla postazione Loreto Mare è giunta una chiamata per un defenestrato al Borgo Sant'Antonio. Tre minuti dopo, con l'ambulanza giunta sul posto, una folla inferocita ha circondato il mezzo, prendendolo a calci e pugni. L'autista è stato cacciato di peso dall'ambulanza, quindi schiaffeggiato e preso a pugni, mentre la dottoressa è stata strattonata verso il luogo dell'incidente dalla folla, totalmente fuori controllo tanto da minacciare lo stesso personale medico che, mentre praticavano la rianimazione cardo-polmonare all'uomo urlavano "se papà muore, fate la stessa fine sua".

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