Napoli, appalti truccati all’Ospedale del Mare: macchinari medici pagati il 300% in più

I militari della Guardia di Finanza hanno dato esecuzione a sei ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emesse dal gip del Tribunale di Napoli, nei confronti di altrettanti soggetti indagati per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione di pubblici ufficiali, alla turbata libertà degli incanti e alla turbata libertà del procedimento di scelta del contraente con riferimento a plurime forniture di apparecchiature elettromedicali. Secondo le indagini, ci sarebbero stati presunti appalti truccati nell'approvvigionamento di apparecchiature mediche all'Ospedale del Mare e in altri nosocomi di competenza dell'Asl Napoli 1 Centro.
Nell'inchiesta sarebbero coinvolti esponenti dell'Asl Napoli 1 Centro e facoltosi imprenditori campani. Contestualmente agli arresti, i militari delle Fiamme Gialle stanno eseguendo perquisizioni, nonché un sequestro di beni mobili ed immobili per un valore complessivo di 850mila euro, considerato l'ammontare della truffa perpetrata ai danni dello Stato.
Le indagini hanno permesso agli inquirenti di svelare come i sei arrestati riuscissero ad influenzare gli appalti per l'approvvigionamento di apparecchiature mediche all'interno dell'Asl Napoli 1: società di intermediazione acquistavano i macchinari elettromedicali ad un prezzo maggiorato del 300 percento rispetto a quello di mercato.
De Luca: puniremo irregolarità
Sulla questione è intervenuto anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che ha dichiarato: "Pieno sostegno all'azione della magistratura e della Guardia di finanza. Continueremo con estremo rigore a ripulire di tutte le incrostazioni parassitarie e di tutte le irregolarità gestionali l'intera sanità campana".