Napoli, arrestata banda di rapinatori: nella refurtiva anche i farmaci per gli ospedali
Puntavano ai carichi costosi, quelli facili da rivendere con un buon guadagno. Come quando, il 26 ottobre scorso, hanno assaltato un camion che trasportava medicinali: bottino da 7mila euro, da rivendere sul mercato parallelo dei farmaci, e ospedali e farmacie rimaste sguarnite.
Dietro questo episodio, e almeno altri due simili, ci sarebbe la stessa banda. Organizzati, veloci, con un modus operandi ben definito: dopo aver puntato la vittima la costringevano a scendere dal mezzo minacciandola con la pistola, poi uno la costringeva a seguirlo in un luogo lontano, un altro prendeva il camion e lo trasportava in un deposito sicuro.
Dopo le indagini su una serie di furti in provincia di Napoli, coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i carabinieri del Reparto Operativo e del Nucleo Radiomobile di Napoli hanno eseguito oggi, 7 marzo, una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli Nord nei confronti di 6 persone residenti ad Arzano, Casoria ed Orta di Atella per rapina aggravata, sequestro di persona, ricettazione e detenzione e porto illegali di armi da fuoco.
Il gruppo è accusato di 3 rapine riuscite e una tentata, messe a segno tra ottobre e novembre 2018 tra i territori di Casoria, Arzano, Casavatore e Grumo Nevano. Tra queste, quella del 26 ottobre, quando una banda di criminali fece sparire un carico di farmaci destinato a depositi ospedalieri e farmacie. Sono ritenuti responsabili anche della rapina del 23 ottobre a un furgone che trasportava 40 chili di pane, il 19 novembre a un furgone che portava dolci e il 5 novembre a un altro carico di farmaci, ma questa volta il colpo fallì.
Secondo quanto ricostruito dalle forze dell'ordine i membri della banda avevano ruoli ben definiti, che andavano dall'assalto al camion da rapinare al supporto logistico, ovvero il reperimento dei mezzi e dei depositi da usare per gli spostamenti e per nascondere la merce rapinata, fino all'individuazione dei canali illegali per smerciare la refurtiva.
Quattro degli arrestati erano già detenuti per il tentato omicidio di Giuseppe Fonzo, commesso il 4 dicembre scorso in un autolavaggio di San Pietro a Patierno.