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Napoli, assaltano in 200 il Cardarelli per rubare la salma del parente del boss

Notte di ordinaria follia al nosocomio partenopeo. Adulti e ragazzini, uomini e donne hanno fatto irruzione in ospedale per portare il corpo al Parco Verde di Caivano per la veglia. Aperta una inchiesta.
A cura di Biagio Chiariello
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Hanno assaltato l’ospedale Cardarelli di Napoli per rubare la salma del cognato del boss. E’ accaduto questa notte, quando un nutrito gruppo di adulti e ragazzini, uomini e donne – c’è addirittura chi parla di duecento persone – ha travolto la resistenza dei vigilantes del nosocomio partenopeo. La notizia è riportata da Repubblica. Il “morto rubato” è Gennaro Cotroneo, 50 anni, cognato di un boss dello spaccio di droga, zì Carminiello. “Circondano il pronto soccorso, alzano la voce, seminano il panico, minacciano medici, infermieri, vigilantes”, si legge su Repubblica. “Poi portano via il cadavere, in una processione di auto e motorini. Tutti verso Caivano, tutti nel cuore dell'Antistato, il Parco Verde, altra periferia metropolitana sempre uguali, a prescindere dalle latitudini – dove i cantieri si chiamano droga o rapine, dove gli onesti sono ostaggio di un grumo di camorristi, dove spesso l'infanzia è preclusa, abusata, uccisa”, scrive ancora Conchita Sannino.

La salma sarebbe stata restituita solo dopo l’intervento dei magistrati, d’intesa con i funzionari di polizia. Non prima di una veglia funebre organizzato nel Parco Verde. Dopo che le spoglie mortali di  Cotroneo sono state riportate in ospedale, la Polizia ha aperto un’indagine per identificare i responsabili dell’accaduto. Va precisato che l’uomo non è rimasto vittima di un regolamento di conti tra clan. L'uomo, come riferisce "La Repubblica", era arrivato in ospedale in condizioni buone, affetto da una forma di infezione legata a una fistola. La cartella clinica è stata sequestrata e l’autopsia dovrebbe chiarire le cause del decesso, che i parenti del cinquantenne attribuiscono ad un episodio di malasanità.

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